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TONINA – INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA * SANITÀ: ” INDIVIDUAZIONE E ATTIVAZIONE DELLE AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI IN PROVINCIA DI TRENTO “

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12.31 - martedì 5 giugno 2018

Il consigliere provinciale Mario Tonina – UpT ha appena esposto in Consiglio una interrogazione a risposta immediata dedicata alla sanità.

“Era noto e di recente è apparsa anche sui quotidiani locali, la notizia che verranno attivate 23 Aggregazioni Funzionali Territoriali che rappresentano un nuovo modello di continuità assistenziale che consentiranno di garantire orari di apertura degli ambulatori più ampi, sviluppando progetti sinergici in particolare a beneficio delle persone con fragilità.” ha spiegato Tonina in apertura.

“L’obiettivo di questo nuovo assetto” ha ripreso “è quello di migliorare la qualità delle prestazioni erogate dalla Medicina Generale e da tutti i servizi territoriali, consentendo così di contribuire a ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso e di offrire un’assistenza continuativa ai pazienti affetti da malattie croniche. Tuttavia le aggregazioni ad oggi previste non sempre sembrano rispondere alle effettive esigenze dei rispettivi territori. In particolare per alcune Comunità di Valle, quali ad esempio quella delle Giudicarie in cui pare vengano attivate tre AFT su quattro territori ben distinti in cui quella Comunità è suddivisa”.

“Ciò premesso” ha chiuso la sua esposizione il cons. Mario Tonina “pur rappresentando tali aggregazioni un’importante e condivisibile riorganizzazione della medicina territoriale, si chiede all’assessore competente quali criteri siano stati individuati per la localizzazione delle sedi come apparse sui giornali e se, prima dell’effettiva attivazione, si intenda coinvolgere, condividere e rivedere con i territori la localizzazione delle Aft.

Le Aggregazioni Funzionali Territoriali rappresentano indubbiamente la possibilità di offrire un servizio di medicina generale sempre più efficiente e vicino alle esigenze di salute dei cittadini” ha spiegato “e sono quindi convinto che queste aggregazioni debbano essere portate avanti quanto prima; purtuttavia è indispensabile confrontarsi con i diversi territori per concordare la localizzazione delle Aft affinché le proposte siano davvero rispondenti alle esigenze degli utenti e maggiormente efficaci.”

“L’individuazione delle Aft è in fase di definizione” ha risposto l’assessore Zeni“nell’ambito della trattativa in corso per la stipula di un accordo integrativo provinciale. Le indiscrezioni recentemente apparse sulla stampa locale, costituiscono solo una delle possibili ipotesi di definizione degli ambiti territoriali; in termini generali la suddivisione del territorio trentino in ambiti di riferimento di ciascuna Aft deve rispondere ai seguenti requisiti: omogeneità geografica/orografica e, laddove possibile, anche istituzionale; facilità di accesso per l’utenza; numero di medici di ogni Aft adeguato rispetto alle necessità degli utenti, del contesto territoriale e alla creazione di una organizzazione che renda effettiva la collaborazione fra i medici per un aumento della qualità complessiva della risposta assistenziale sul territorio.” “Ricordo” ha concluso Zeni “che rimarranno anche gli ambulatori esistenti e in aggiunta ci saranno nuove aggregazioni con tre modelli possibili: Aft non strutturali, con una rete di medici nei loro laboratori, AFT strutturali comprensivi con luogo fisico di visita e Aft con un insieme di servizi di contesto. Il percorso contrattuale di definizioni delle Aft dovrà poi vedere un momento di confronto con i Consigli della salute di ogni singola Comunità.”

Soddisfatto in risposta Tonina, a condizione che quanto richiesto nella sua Question Time trovi piena realizzazione. “Sono contento di avere appena sentito che quanto riportato dalla stampa sia solo una delle soluzioni possibili. Rimane infatti importantissimo il coinvolgimento dei territori: è necessario che questi processi partano dal basso e so che state lavorando per questo. Vanno coinvolti medici di base, amministratori e le Comunità, in modo che una volta condiviso il processo, i cittadini siano davvero soddisfatti. Riferendomi alle necessità di ogni territorio tengo a ricordare che le Giudicarie esteriori e la zona di Tione hanno ovviamente bisogni diversi di cui tener conto. Detto questo credo che il modo di operare sia giusto e seguirò e valuterò con attenzione i risultati.”

 

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