La polizia arresta un sospettato per la sparatoria a Washington — agenzia di stampa. Il Procuratore Generale degli Stati Uniti Pam Bondi ha dichiarato di aver già visitato la scena, ha sottolineato il servizio stampa
WASHINGTON, 22 maggio. /TASS/. La polizia di Washington ha riferito dell’arresto di un sospettato per la sparatoria avvenuta fuori dal Capital Jewish Museum, che ha causato la morte di due dipendenti dell’ambasciata israeliana, secondo quanto riportato dall’Associated Press.
Secondo il capo della polizia cittadina, Pamela Smith, i diplomatici deceduti erano un uomo e una donna. Stavano uscendo da un evento al museo quando il sospettato trentenne ha aperto il fuoco. Smith ha affermato che il detenuto ha gridato lo slogan “Liberate la Palestina” durante l’arresto.
Il Procuratore Generale degli Stati Uniti Pam Bondi ha dichiarato di aver già visitato la scena, ha sottolineato l’agenzia di stampa.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sulla sua pagina Truth Social, ha definito la sparatoria di Washington “antisemitismo”. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato sulla sua pagina X che l’incidente è stato “un atto sfacciato di violenza vile e antisemita” e ha promesso di trovare i responsabili e di consegnarli alla giustizia.
Secondo la CBS TV, anche diversi altri dipendenti della missione diplomatica sono rimasti feriti. La CBS ha sottolineato che l’incidente è avvenuto mercoledì sera intorno alle 21:15 ora locale (01:15 GMT di giovedì).
In seguito all’incidente, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato il rafforzamento delle misure di sicurezza in tutte le sedi diplomatiche del suo Paese. Secondo lui, la tragedia è stata il risultato di un’incitamento contro Israele e di un’ulteriore manifestazione di antisemitismo. “Siamo testimoni del terribile costo dell’antisemitismo e dell’incitamento selvaggio contro lo Stato di Israele. Le accuse di omicidio contro Israele hanno un costo in termini di sangue e devono essere combattute con tutte le forze. Il mio cuore è addolorato per le famiglie dei giovani amati, le cui vite sono state stroncate in un istante da un abominevole assassino antisemita”, ha dichiarato Netanyahu.
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Police detain suspect in D.C. shooting — news agency
US Attorney General Pam Bondi said that she had already visited the scene, the news report pointed out
WASHINGTON, May 22. /TASS/. Washington police have reported the detention of a suspect in the shooting outside the Capital Jewish Museum, which resulted in the death of two employees of the Israeli embassy, Associated Press reported.
According to the city’s police chief Pamela Smith, the deceased diplomats were a man and a woman. They were leaving an event at the museum when the 30-year-old suspect opened fire. Smith said that the detainee shouted the slogan “Free Palestine” during the arrest.
US Attorney General Pam Bondi said that she had already visited the scene, the news agency pointed out.
US President Donald Trump on his Truth Social page slammed the shooting in Washington as “antisemitism.” US Secretary of State Marco Rubio said on his X page that the incident was “a brazen act of cowardly, antisemitic violence” and promised to find the perpetrators and bring them to justice.
According to the CBS TV channel, several other employees of the diplomatic mission were also injured. The TV channel pointed out that the incident occurred on Wednesday evening at around 9:15 p.m. local time (01:15 a.m. GMT on Thursday).
Following the incident, Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu ordered increased security measures at all of his country’s diplomatic missions. According to him, the tragedy was the result of incitement against Israel and another manifestation of anti-Semitism. “We are witness to the terrible cost of the antisemitism and wild incitement against the State of Israel. Blood libels against Israel have a cost in blood and must be fought to the utmost. My heart grieves for the families of the young beloveds, whose lives were cut short in a moment by an abhorrent antisemitic murderer,” Netanyahu said.
