A fronte della controffensiva delle forze ucraine che stanno riguadagnando terreno le opinioni degli italiani non mutano molto rispetto ai mesi passati. Riguardo all’esito del conflitto prevale la preferenza per interrompere il prima possibile i combattimenti e passare alla fase negoziale, seppure questo comporti il fatto che l’Ucraina debba cedere parte del proprio territorio.
In merito al sostegno militare all’Ucraina continua ad esserci una divisione a metà tra favorevoli e contrari e le posizioni contrarie sono in gran parte motivate dalla constatazione che l’invio di armi porti a un prolungamento della guerra. Il fattore della durata del conflitto appare quindi molto rilevante per gli italiani, il che è direttamente collegato alla forte preoccupazione per il carovita.
I pareri sono articolati anche per quanto concerne le sanzioni imposte alla Russia. La percezione generale è che non stiano sortendo gli effetti desiderati, ovvero che non siano riuscite ad indebolire economicamente il paese di Putin, tuttavia non per questo andrebbero tolte. Si sta facendo strada, infatti, la convinzione che le sanzioni non incidano poi più di tanto sull’aumento dell’inflazione.