“Il decreto-dignità è penalizzante per le imprese e non porterà alla stabilizzazione dei posti di lavoro. Vengono introdotte norme come quella sulle causali che saranno un disincentivo alle assunzioni. Molti contratti non verranno rinnovati, nei settori a bassa professionalità si registrerà un alto turn-over, e ci sarà anche un aumento dei contenziosi giudiziari. Tutto questo non va bene e non fa bene al mercato del lavoro.
Così in una nota il senatore Svp Dieter Steger.
“Sono giuste le rimostranze delle imprese. Anche le norme sulle delocalizzazioni, per come sono state scritte, aprono a un’incertezza giuridica che scoraggerà gli investitori stranieri, ma anche le aziende italiane che vogliono crescere all’estero.
La norma sui voucher è troppo timida e non tiene conto delle richieste del commercio, degli enti locali, del mondo del volontariato, dello stesso settore turistico per cui la nuova disciplina è troppo stringente.
L’unica nota positiva mi sembra quella sulla lotta al gioco d’azzardo.
In questo quadro, come Gruppo per le Autonomie, siamo riusciti a far approvare tre ordini del giorno a mia prima firma, che impegnano il Governo a valutare correzioni per specifici settori.
Penso all’abrogazione anche per le imprese e non solo per i professionisti dello split-payment, il meccanismo attraverso il quale, nel caso di servizi alle Pubbliche Amministrazioni, l’Iva viene liquidata dalla stessa amministrazione.
Ma ci sono anche gli ordini del giorno che riguardano l’estensione dei voucher al mondo del volontariato, e quello per escludere la ricerca scientifica dalle norme che inaspriscono i contratti a termine.
Il mio auspicio è che tutto questo avvenga già con la Legge di Bilancio.
Sarebbe un fatto positivo, nel quadro di un Provvedimento che nasceva come ambizioso, ma che oggi rischia solamente di rendere più complicata la vita delle imprese e portare alla perdita di tanti posti di lavoro.”
