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SINISTRA ITALIANA – TRENTINO * MARMOLADA: « LA VALANGA HA TRAVOLTO LE NOSTRE SICUREZZE, CI NASCONDIAMO PER NEGARE LA GRAVITÀ DELLA CRISI CLIMATICA MONDIALE »

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14.33 - martedì 5 luglio 2022

Dobbiamo fare i conti con una brutta notizia: il ghiacciaio della Marmolada sta morendo e con lui tutti i ghiacciai del pianeta. La valanga di neve, ghiaccio e sassi che domenica si è abbattuta su un numero ancora non definito di escursionisti ha travolto anche le nostre sicurezze, quelle dietro le quali ancora ci nascondiamo per negare la gravità della crisi climatica mondiale.
Se pensiamo ancora una volta di cavarcela parlando di responsabilità di dirigenti locali poco attenti e di escursionisti poco avveduti siamo totalmente fuori strada.

Il Comitato Glaciologico Italiano (CGI) aveva lanciato l’allarme per questo ghiacciaio già alcuni anni fa dicendoci che tra il 1905 e il 2010 aveva perso più dell’85% del suo volume, che lo spessore della sua fronte era passato da 50 a pochi metri e che sarebbe potuto scomparire nel giro di 20/30 anni.
Come dice Marco Grimaldi, responsabile della transizione ecologica per Sinistra Italiana, “se la Marmolada fosse stata una banca l’avremmo salvata anni fa”.

Associazioni e partiti ambientalisti da anni lanciano l’allarme sui danni che l’essere umano sta causando all’ambiente e chiedono di occuparsi seriamente di equilibrio ambientale, ma abbiamo quasi sempre ignorato il problema, derubricandolo a chiacchiere da salotto.
Ora è tempo di agire e di cambiare profondamente il nostro modello di sviluppo sulla base di un forte ripensamento sul cambiamento climatico e sulle responsabilità che esso ha sulla questione ambientale.
Proprio perché siamo profondamente scossi dalla tragedia della Marmolada, dobbiamo abbandonare la narrazione della catastrofe per sostituirla con una prospettiva reale ed affascinante di riconversione.
Un evento disastroso deve diventare opportunità per ripensare la politica sociale ed ambientale, a livello mondiale certo, ma anche nella nostra piccola provincia.
Il Trentino del futuro deve perseguire una nuova politica della montagna e del territorio, una politica che esalti la continuità delle qualità del territorio.

Deve essere una provincia decarbonizzata, che riduce in modo sostanziale le emissioni di CO2. Quella che per noi è la risorsa energetica principale, la idroelettrica, deve essere monitorata perché sia davvero sostenibile e deve essere affiancata da altre opportunità, come l’eolico e il solare. Va affrontato a fondo il discorso del patrimonio edilizio e quindi delle case clima, puntando sul risparmio energetico e sul non uso di nuovo territorio a favore della riqualificazione dell’esistente.

Si deve favorire una nuova politica per la montagna con un attento rispetto al patrimonio silvo-pastorale, con il recupero anche dei pascoli che sembra siano in parte andati persi, che valorizzi la biodiversità, il ritorno a colture dimenticate e soppresse dalle mono-produzioni industrializzate, che ricerchi la vocazione dei territori. Va valorizzata l’economia di montagna, con lo sviluppo di attività economiche che permettano di garantire lavoro locale di qualità, nei settori dell’agricoltura e del turismo, anche combinati tra loro, favorendo la permanenza delle popolazioni nelle valli, nei paesi, nelle terre alte.

L’agricoltura deve essere rispettosa dell’ambiente in tutte le fasi del processo, e le tecnologie e le conoscenze del settore biologico vanno estese e valorizzate. Il turismo può e deve essere una risorsa economica se non distrugge l’ambiente naturale, garantisce lavoro sicuro e dignitoso, è integrato con le altre attività del territorio, è dolce anche negli accessi, sa preservare alcuni luoghi incontaminati, valorizza la cultura, promuove la creatività locale.

Va supportato da un sistema di mobilità dolce, leggera, pubblica e integrata che rilancia la ferrovia, proposta turistica qualificata, riattiva le tratte storiche dismesse, rilancia le piste ciclabili, qualifica i sentieri di montagna a cavallo delle Alpi, incentiva forme di mobilità collettiva come il car sharing e il car pooling, accanto al potenziamento del trasporto pubblico anche a tariffa zero.

Ambiente è tutto ciò che ci circonda, ciò che l’uomo ha costruito e quanto rimane di naturale. Le risorse di un territorio devono essere gestite in maniera responsabile affinché rimangano disponibili per la collettività e ne venga garantita l’accessibilità a tutti, secondo una concezione che sappia ricomporre gli interessi dei singoli in quelli della collettività.

 

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Renata Attolini

Segretaria Provinciale di Sinistra Italiana

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