In un’intervista al settimanale OGGI, Brad Pitt racconta come la sua esperienza di vita abbia influito nella scelta di fare il film «Ad Astra»: «Certamente ha influito, dovevo comprendere molte cose: la rottura di una famiglia penso sia una delle situazioni più difficili. Volevo riflettere sulle mie colpe, su come fare meglio, perché non volevo andare avanti così…».
E facendo il paragone con il protagonista del film, Roy, che sta solo con la sua mente, sull’orlo della follia, dice: «Io parlo con me stesso forse troppo. Quella chiacchiera mentale che dura tutto il giorno e sembra continuare nel sonno. E ti svegli e continua ancora. Bisogna stare allerta: la mente non si ferma mai e ti fa perdere di vista le cose alle quali lavori, che segui o che ami. Controllare la propria mente è una delle sfide più difficili».