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SETTIMANALE CHI * MILLY CARLUCCI: ” LE POLEMICHE SULL’OMOFOBIA A ‘BALLANDO’ SONO RIDICOLE E SCORRETTE “

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13.27 - martedì 20 marzo 2018

«Ivan Zazzaroni ha espresso solo un giudizio estetico, le polemiche sull’omofobia sono ridicole e scorrette». Così, sul numero di Chi in edicola da mercoledì 21 marzo, una battagliera Milly Carlucci replica alle critiche sulla scelta del giornalista sportivo e giudice di “Ballando” di non giudicare la performance di Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro, i primi due uomini a danzare in coppia nella storia di “Ballando con le stelle”.

«Ognuno ha diritto di pensare che una cosa sia bella o non lo sia, Zazzaroni ha esercitato il suo diritto. A “Ballando” c’è libertà di ballare tra uomini e libertà di dire che un ballo non è armonico o esteticamente apprezzabile. La censura delle opinioni, dei gusti e delle tendenze personali appartiene ad altre epoche, per fortuna lontane. Chiaro che nell’epoca dei social, dove stiamo avendo un successo pazzesco e abbiamo raddoppiato il traffico dei canali Rai, tutto sia amplificato».

La Carlucci esprime anche la sua opinione con ironia sulla presenza, lo scorso sabato, di Luciana Littizzetto, volto di Raiuno, nel programma rivale di “Ballando”, “C’è posta per te”, su Canale 5: «L’appuntamento della Littizzetto a “C’è posta per te” appena parte “Ballando” è diventato un punto fermo, un po’ come l’arrivo della primavera: c’è ogni anno. Magari il prossimo anno, chissà, verrà a ballare da noi».

La conduttrice, infine replica divertita alle considerazioni del critico televisivo Aldo Grasso, che sul Corriere ha scritto: “Milly è fredda, determinata, una macchina da guerra”. «Non ci trovo niente di male, mi sembrano tutti complimenti. Sono determinata, se non lo fossi non sarei al timone di un programma così importante, e la macchina da guerra non sono io, ma tutta la struttura produttiva e creativa di “Ballando”, che svolge un lavoro straordinario.

Quanto alla freddezza, invece, vorrei tanto averla, ma non mi appartiene. Mi lascio coinvolgere emotivamente da ciò che accade molto più di quanto sembri, solo che, per educazione famigliare e pudore, tengo per me i miei sentimenti e questo, talvolta, mi fa sembrare fredda. In ogni caso se un critico autorevole come Grasso sente la necessità di fare ben due interventi su “Ballando” nella stessa settimana e se testate prestigiose come Repubblica e Corriere hanno sempre nella homepage dei loro siti uno o più articoli riguardanti il programma, è un ulteriore segnale del successo. Anche perché gli articoli generano visualizzazioni e fanno bene alla salute del giornale.

Quindi ho l’impressione che ne sentiremo ancora tante…».

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