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LANCIO D'AGENZIA

SETTIMANALE CHI * FABRIZIO CORONA PARLA DOPO LA SCARCERAZIONE: ” SONO FINITO IN GALERA PER UN REATO FISCALE “

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14.04 - martedì 15 maggio 2018

Il settimanale Chi, nel numero in edicola da mercoledì 16 maggio, pubblica in esclusiva la clamorosa intervista di Fabrizio Corona dopo la scarcerazione, la prima dal suo arresto due anni fa, nella quale parla per la prima volta della sua vicenda giudiziaria e spiega cosa ci facessero 2 milioni e 684 mila euro in un controsoffitto, a casa di una sua collaboratrice, che hanno portato anche a configurare il reato di associazione a delinquere.

«Facciamo chiarezza: quei soldi erano lì da marzo 2012. Rappresentavano l’unica ancora di salvezza in caso di una condanna molto lunga da scontare. Erano la pensione per mio figlio. Sì, è un reato, ma sa di che tipo? Un reato fiscale, per il quale nessuno è stato mai arrestato o è finito in galera.

Solo il sottoscritto, che negli ultimi sei anni ha pagato quasi 10 milioni di euro di tasse, carte alla mano. La pena per questo reato è una c…. di multa, non l’arresto. Lo dice la legge. Veda i casi di evasione fiscale legati a Valentino Rossi, Luciano Pavarotti e, tra gli ultimi, Gino Paoli. Andate a studiarli».

E aggiunge: «Ho dimostrato la provenienza lecita di quei soldi, di ogni singolo euro in un processo durato sei mesi. E alla fine sa cos’è successo? Mi hanno assolto e restituito quasi tutti i soldi, confermandone la provenienza lecita. E la Procura ha sottolineato in positivo – è scritto nella sentenza – la mia “abilità professionale lecita”».

«Mi hanno arrestato per questioni morali, questioni di odio oggi per me impossibili da spiegare. Ma ho tutto chiaro nella mia testa e nel mio cuore. Posso aver sbagliato, ma ho pagato in modo esagerato. Corona un perseguitato. Stop». «Chi ha vissuto il carcere non dimentica. Io sono un detenuto “dentro”».
Corona parla anche dell’accusa di associazione mafiosa. «L’accusa per associazione mafiosa è stata vergognosa.

La rabbia che ho provato, difficilmente la sentirò ancora nella mia vita. Un’accusa senza basi fondate, un’accusa che è crollata, svanita, sbriciolata, udienza dopo udienza. Perché la Procura ha aperto un fascicolo alla Direzione distrettuale antimafia? Perché io sono Corona…».

 

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