Apprendo con piacere del deposito da parte del Procurador del Comun general de Fascia Giuseppe Detomas, in merito all’assenza del rappresentante dell’ente massimo della Val di Fassa (il predetto Comun general de Fascia) all’interno del Consiglio delle autonomie locali di Trento.
Preme, da ex Procuradora sottolineare come all’inizio della mia legislatura, avevo tristemente appreso che la figura del Procurador fosse stata estromessa quale rappresentanza unica e unitaria della Valle di Fassa all’interno del più importante consesso degli enti locali della Provincia Autonoma di Trento, pur essendo prevista dalla L.P. n°1 del 10 febbraio 2010 (art. 16 comma 2).
Estromissione votata anche dall’allora Consigliere provinciale Detomas quando in trattazione v’era la cosiddetta “Riforma Daldoss”, la quale andava proprio ad escludere la presenza della massima istituzione fassana dal Consiglio delle Autonomie Locali. (L.P. 12 del 13 novembre 2014).
Al neo-eletto Procurador, “fulminato sulla Via di Damasco” rinnovo gli auguri di buon lavoro, ricordandogli che la forma è sostanza e quindi, dopo 10 anni dall’avvio del Comun general de Fascia, non serva presentare una petizione per un diritto legislativo che già era previsto per il massimo Ente fassano, bastava, ai tempi, esercitare il ruolo di consigliere ladino, in cui i fassani avevano riposto la fiducia; aldilà di tecnicismi, appartenenze politiche o quant’altro.
Ringrazio il Conisgliere ladino Guglielmi per l’attenzione sempre dimostrata e con il quale sempre in sintonia ho lavorato, nel comune interesse di sviluppo, anche normativo, della nostra unica Valle di Fassa., apprendendo del deposito di un puntuale disegno di legge che andrà, finalmente, a sanare questa situazione.
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Elena Testor
Senatrice della Repubblica Italiana