“Il fisco deve cambiare come cambia il mercato ed oggi il mercato è mondiale e digitale. L’Italia gioca una partita strategica in ambito europeo ed OCSE nello scrivere regole condivise per le multinazionali ed i servizi digitali”. Così Donatella Conzatti, Segretario della Commissione Bilancio al Senato intervenuta oggi all’incontro organizzato dalla Confprofessionisti dal titolo “Equità, progressività, intergenerazionalità: l’Irpef secondo Conprofessioni”.
“Dopo la grande riforma organica del diritto tributario italiano dei primi anni ’70 e dopo quella importante del periodo 1996-2000, si sono susseguiti una pluralità di interventi che stratificandosi senza sistematicità, ne hanno trasformato l’impianto originario rendendolo poco coerente.
I problemi più evidenti a mio avviso sono tre: uno sbilanciato rapporto tra strumenti dell’amministrazione fiscale e dei contribuenti che penalizza i contribuenti virtuosi, una debole equità sia orizzontale che verticale che scardina i capisaldi costituzionali di progressività e di partecipazione alle spese dello stato in ragione della capacità contributiva ed infine una giustizia tributaria lenta, poco specializzata e manchevole di terzietà”, ha aggiunto la Senatrice Conzatti