L’ospedale San Lorenzo di Borgo è anche oggi alla ribalta delle cronache locali a causa dei tagli subiti in questi anni. Nonostante le tante, troppe, promesse fatte dall’assessore Zeni la situazione peggiora di giorno in giorno. Ora anche il sindacato degli infermieri si mobilita e denuncia una condizione lavorativa inaccettabile.
Gli infermieri sono pochi, un numero non adeguato ai posti letto e ai ricoveri. Il depotenziamento del reparto di chirurgia, come riporta la stampa, ha creato non pochi problemi organizzativi con la diminuzione del personale. Non è possibile, nella tanto lodata Provincia Autonoma di Trento, arrivare a questo punto. La spending review non deve toccare il campo sanitario. Sono anni che come Lega chiediamo all’Ass. Zeni di rimettere in funzione h24 il reparto di chirurgia.
Si parla di una riqualificazione, con un progetto che partirà nel 2019, con previsti una serie di lavori di ampliamento: il nuovo PS, l’ampliamento di radiologia, un nuovo blocco operatorio e quant’altro, ma senza infermieri o medici si fa poco o niente. Ora dunque anche gli infermieri si ribellano ad una situazione invivibile, ingiusta e che non garantisce un adeguato standard assistenziale.
L’infermiere deve poter lavorare in una condizione di sicurezza e tranquillità non stressato da turni di lavoro massacranti a causa della mancanza di personale in nome del risparmio. Forse è il caso che l’assessore Zeni e il presidente Rossi taglino risorse alle società partecipate invece che alla Sanità.
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On. Stefania Segnana