(Fonte: Agire per il Trentino) – Scuola, Robbi (Agire): «il teatrino degli insegnanti di sostegno, anche quest’anno gravi inadempienze».
“La scuola è cominciata da tre giorni – 11 settembre, Vero? – e non ci sono, secondo quanto scritto dalla stampa locale (esaurite le immissioni in ruolo), gli insegnanti di sostegno necessari per affiancare gli studenti, aggiungo con disabilità. Si tratta di una situazione vergognosa”.
Così Gian Piero Robbi di ‘Agire per il Trentino’, a proposito del dato della mancanza di 28 insegnanti di sostegno nelle scuole medie della Provincia.
Proprio in questi giorni, come scritto qualche giorno prima che suonasse la campanella del nuovo anno scolastico, la stampa ha dato la notizia che il Ministro Fedeli, durante un incontro che si è tenuto a Lodi, si sia presa l’impegno di favorire l’inclusione degli studenti disabili, in particolare garantendo il giusto numero di insegnanti di sostegno fino dal principio dell’anno scolastico.
L’intervento del Ministro dell’Istruzione durante l’evento promosso dalla Ledha (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sembra soltanto uno dei tanti palliativi che una certa politica tende a propinare quando si parla di questi temi. Si tratta infatti di una “soluzione” di quantità e non di qualità.
Di fatto però la qualità è proprio la “parolina magica” che può fare la differenza in merito all’inclusione dei bambini e dei ragazzi con disabilità. Infatti, non è solo il numero adeguato di docenti che conta, ma anche la qualità della preparazione degli stessi.
Dai dati ufficiali (nazionale) si evince che più del 40% (47.000) degli attuali docenti di sostegno (150.000) sono supplenti oppure con incarichi “in deroga”, ma cosa ben più grave risultano non specializzati e/o abilitati.
“Quindi possiamo dire che è sempre la solita storia? anziché cominciare l’anno scolastico con tutto ciò che è necessario affinché possa partire al meglio – ha aggiunto Robbi – anche nel 2017, purtroppo, si assiste al trattamento da studenti di serie B per chi ha bisogno di avere un insegnante accanto”.
“Sarebbe interessante – ha concluso l’esponente di Agire per il Trentino – chiedere all’assessore “competente”, il motivo per cui la PAT non si è attrezzata ben prima dell’apertura dell’anno scolastico per individuare gli insegnanti mancanti.
Ora, infatti, pare assurdo che i ‘prescelti’ debbano essere formati strada facendo, non garantendo così da subito agli studenti bisognosi di essere assistiti come meritano, fatti non parole. Invece che parlare di “Ius Soli” o di “Orsi” da abbattere o di pseudo politiche sociali che al momento sono solo chimere, vediamo di assistere come si deve i nostri ragazzi a scuola”.
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Gian Piero Robbi
Agire per il Trentino
Foto: archivio Codacons