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SAT – TRENTO * TITOLO QUOTIDIANO ” LA REPUBBLICA”: « L’ARTICOLO “L’ESTATE IN MONTAGNA SENZA RIFUGI” HA FATTO SOBBALZARE SULLE SEDIE SIA NOI CHE L’ASSOCIAZIONE RIFUGI TRENTINO »

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19.03 - sabato 18 aprile 2020

La SAT giudica improvvido e privo di fondamento il titolo del quotidiano la Repubblica in merito a un’estate con i rifugi chiusi.

Un articolo uscito oggi su Repubblica dal titolo “L’estate in montagna senza rifugi”, ha fatto sobbalzare sulle sedie sia la SAT, che l’Associazione rifugi del Trentino.

Diversi gestori allarmati hanno telefonato, chiedendo lumi ed è stato spiegato loro che si tratta di un’ipotesi, quella prospettata dal titolo del quotidiano romano che, al momento, non ha alcun fondamento ne di prospettiva ne tanto meno decisionale.

Sono stati attivati infatti dalla Provincia Autonoma di Trento in questi giorni dei tavoli di lavoro, ai quali partecipano il servizio turistico provinciale, le associazioni ed esperti, l’Azienda Sanitaria per studiare la situazione e portare soluzioni adeguate ad affrontare la situazione che si è venuta a creare, ma nessuno in Trentino, ha mai pensato di chiudere i rifugi nella prossima l’estate.

“E’ improvvido l’allarme lanciato sulle pagine del quotidiano “La Repubblica” relativamente alla chiusura dei rifugi d’alta quota nella prossima estate- dichiara sorpresa Anna Facchini Presidente della SAT, che ha concordato una nota con l’Associazione Rifugi- Attualmente sono in corso di studio e verranno tempestivamente diffuse linee guida e proposte di azioni concrete per rendere l’ospitalità nei rifugi coerente con le disposizioni sanitarie.

I proprietari e i gestori dei rifugi, siano essi privati o associazioni, sono in prima fila per poter aprire le proprie strutture a alpinisti ed escursionisti a partire dalla prossima estate. Potrebbero avere un numero complessivo di posti letto o posti a sedere ridotto rispetto alla effettiva capacità ricettiva, ma si farà il possibile per garantire ospitalità e presidio.

Se da questa situazione discenderà una nuova modalità di frequentazione della montagna, improntata a maggiore attenzione e cautela sia nell’affrontare i sentieri, sia nello stile di accoglienza e relazione tra operatori del settore e clienti, significherà che tutti affronteremo questa nuovo corso con consapevolezza e rispetto, in una sola parola con saggezza”.

 

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