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SAT TRENTO * NORMATIVA ANTINCENDIO: ENTRO LA PROSSIMA APERTURA LE STRUTTURE PIÙ GRANDI DOVRANNO ESSERE IN REGOLA CON LA SCIA

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11.01 - venerdì 25 maggio 2018

Un’assemblea dei gestori di rifugio ordinaria ma con caratteristiche particolari quella che si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri alla Casa della Sat in via Manci 57 a Trento. Particolare, non soltanto per la presenza dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola il quale ha sottolineato l’importanza della presenza di Sat al tavolo della programmazione delle politiche di montagna, oltre alla conferma di un impegno pubblico forte nei confronti della riqualificazione dei rifugi.

Dopo il saluto della presidente Anna Facchini e del vicepresidente Roberto Bertoldi si entra nel vivo. Un incontro molto partecipato peraltro in quanto il punto principale all’ordine del giorno riguardava l’adeguamento alle norme antincendio in ottemperanza alla Decreto Ministeriale del 3 marzo 2014, che come ha sottolineato il presidente della Commissione Rifugi Renzo Franceschini, pone delle scadenze molto ravvicinate per le strutture con più di 25 posti letto.

Entro la prossima imminente apertura infatti le strutture più grandi dovranno essere in regola con la Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) “gestionale” per quanto concerne: impianti elettrici, estintori, segnaletica della sicurezza, gestione della sicurezza, addestramento del personale, istruzione sulla sicurezza, fermo restando che tutti i conduttori delle strutture sanno perfettamente quali sono gli adempimenti avendo frequentato i corsi specifici.

A riguardo la Sat ricorda che va prestata una particolare attenzione alle canne fumarie, sia nella manutenzione periodica scrupolosa, che nella segnalazione in caso di anomalie anche di lieve entità. Le tre cause principali di incendio (dopo quanto accaduto al Tonini l’attenzione vuole essere massima) sono la fuligine, le scintille che fuori escono dal camino e le perdite.

Dopo una lunga relazione da parte del geometra Livio Noldin sugli adempimenti antincendio, la discussione passa alla illustrazione dei lavori in programma nel 2018.

L’impegno più consistente riguarda il rifugio Boè: i lavori inizieranno il mese prossimo con la ricostruzione più onerosa e più impegnativa che SAT abbia mai intrapreso durante tutta la sua storia. Sono in corso inoltre opere di adeguamento e manutenzione ai rifugi Vajolet, Sette Selle, Peller, Tosa, Val di Fumo e Cevedale.

Nessuna novità sul fronte del tariffario che rimane quello concordato con le consuete classificazioni tra soci adulti, non soci adulti e ragazzi sotto i 18 anni.

Le iniziative particolari riguardano in primo luogo i rifugi cardio-protetti, illustrate da Mauro Mazzola, che hanno ottenuto il supporto medicale grazie alla raccolta fondi con la vendita del libro “Montagne senza vetta” di Massimo Dorigoni Sono circa 10 mila euro i fondi raccolti, in aggiunta a 2 defibrillatori donati dal Lion Club di Trento per la fornitura complessiva a 12 rifugi: Tuckett, Tosa Pedrotti, Mandrone, Altissimo Damiano Chiesa, Rosetta Pedrotti, Roda di Vael, Vajolet, Sette Selle di proprietà della Sat, oltre ai rifugi Maddalene, Vallaccia, Sandro Pertini, Malga Kraun. I defibrillatori sono stati acquistati dal Soccorso Alpino provinciale. La raccolta fondi verrà riproposta anche quest’anno il 24 giugno in occasione della Giornata Europea del Rifugio, con una novità: il patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco.

Di altissimo valore sociale le iniziative intraprese con il gruppo Montagna Terapia che verranno illustrate il 7 giugno prossimo e il progetto Sen- SAT in collaborazione con FBK che coinvolgerà 6 rifugi. Si tratta di una iniziativa di alternanza scuola – lavoro che coinvolge 8 istituti scolastici superiori in Trentino, i quali stanno realizzando e curando sotto ogni aspetto dei particolari sensori per la misurazione della qualità dell’aria nei rifugi.

Su iniziativa di Michele Righi, socio della sezione di Rovereto si chiede la disponibilità di un rifugio ad istruire, fornendo anche l’ospitalità per due settimane, due gestori che andranno a condurre un rifugio alpino in Georgia a 5.000 di altezza.

Il presidente Franceschini a chiusura dell’incontro raccomanda inoltre a tutti i gestori la puntualità nella trasmissione periodica delle presenze, molto utili per intraprendere iniziative promozionali particolari, in caso di zone che possano registrare una defezione di presenze.

La stagione in generale segnala da parte dei gestori una partenza sotto i migliori auspici: la clientela germanica è già fortemente presente nei rifugi che gravitano attorno al lago di Garda e le prenotazioni anche per giugno, luglio e agosto non mancano in tutti gli altri rifugi.

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