Testate contro vetrata, tenta di sottrarre pistola, sputa in faccia ad agente e accusa i poliziotti di averla molestata. Paoloni (Sap): «Subito telecamere su divise! E’ l’aggressione n°107»
«Quello che è accaduto a Varese è incredibile! Una coppia ha iniziato a insultare una donna anziana che chiedeva l’elemosina in stazione. In suo soccorso è intervenuta una ragazza che è stata insultata e brutalmente picchiata dalla coppia. La gente intorno e la stessa vittima, hanno allertato la Polizia. Nel frattempo la coppia, si reca presso gli uffici Polfer per denunciare di aver subito una rapina.
I due vengono trattenuti poiché corrispondenti alla descrizione pervenuta dalle varie segnalazioni. Iniziano a minacciare e insultare gli agenti: la donna cerca di afferrare l’arma di ordinanza di un collega, ma viene bloccata e inizia a sferrare testate contro una vetrata, ferendosi. Dopodiché l’uomo chiama il 112 e accusa i colleghi di aver sequestrato e molestato la compagna palpandole il seno, per poi arrivare a sputare in faccia a un agente. Entrambi sono stati ammanettati e condotti in Questura».
A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
«Autolesionismo e accusa di molestia per trasformare le accuse nei loro confronti, in accuse verso i colleghi. Queste – prosegue Paoloni – sono le tattiche ben consolidate dei delinquenti che trasformano i colleghi intervenuti, da testimoni a imputati in procedimento connesso. Per questo chiediamo maggiori tutele con l’introduzione di idonee garanzie funzionali e telecamere su divise, auto di servizio e celle di sicurezza. Questa è la 107° aggressione dal 1° giugno ad oggi, per un totale di 192 colleghi feriti. Ci auguriamo – conclude – pene severe nei confronti dei due soggetti, anche perché, adesso, sputare contro un uomo in divisa, non è più un fatto di lieve entità».