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SAP – SINDACATO AUTONOMO POLIZIA * VACCINO ASTRAZENECA: PAOLONI, « IL NOSTRO È UN SERVIZIO CHE CI PORTA A CONTATTO CON TANTISSIMI CITTADINI, NE SERVE UNO CHE NON CONSENTA LA TRASMISSIONE DEL VIRUS »

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16.42 - venerdì 5 febbraio 2021

Vaccino Astrazeneca per la Polizia di Stato. Stefano Paoloni: “Abbiamo scritto una lettera al Capo della Polizia. Il nostro è un servizio che ci porta a contatto con tantissimi cittadini, serve un vaccino completo che non consenta la trasmissione del virus”.

Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia, commenta le voci sempre più insistenti, sulla decisione di somministrare alle Forze dell’Ordine il vaccino Astrazeneca. Vaccino che è però vietato per gli over55 e la cui efficacia è stata stimata attorno al 60%: “Dati che lasciano sconcertati – spiega Paoloni – a fronte di vaccini più efficaci. Perchè decidere di somministrare questo vaccino a chi è, come la Polizia di Stato e le FFOO in generale, a così stretto contatto con il rischio massimo di contagio, subito dopo Medici ed Infermieri? Mi sembra illogico”.

“Spero che tali voci che apprendiamo dalla rete e dagli organi di stampa, non corrispondano al vero. Quel che lascia oltremodo allibiti, è il silenzio della nostra Amministrazione, fatto grave. Non avere notizie direttamente dal Dipartimento della P.S., è l’ennesima conferma di uno stacco sempre più evidente con chi invece dovrebbe avere massima tempestività ed informazione verso i propri operatori. Abbiamo deciso di inviare una lettera al Capo della Polizia, per chiedere notizie precise, e un trattamento quanto meno identico a quello del personale sanitario”.

“Da mesi il SAP –conclude Paoloni – si batte per nuove assunzioni in Polizia alla luce dell’alta età media della pianta organica, e dei tanti pensionamenti previsti nei prossimi mesi. E di fronte a tali premesse, si decide di scegliere un vaccino inefficace al 40% e vietato agli over55. Lascia molto perplessi il fatto che alle forze dell’ordine venga data una copertura al virus inferiore alla media della popolazione. Atteso l’indispensabile volontarietà alla somministrazione del vaccino si rischia che gli operatori del comparto sicurezza scelgano di non aderire alla campagna prioritaria in favore delle forze dell’ordine, ma attendano il loro turno come semplici cittadini per ottenere in tal modo la copertura massima”.

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