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RTL 102.5 * COVID: MAURIZIO PASCA (PRESIDENTE SILB), « IL SETTORE DISCOTECHE È ORMAI COLLASSATO, IL 30% HA CHIUSO E PREVEDIAMO NUOVE CHIUSURE A BREVE »

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09.43 - martedì 28 dicembre 2021

Maurizio Pasca, presidente del SILB (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento), è stato ospite questa mattina in Non stop news con la direttrice delle news Ivana Faccioli, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro e ha parlato della nuova stretta al settore delle discoteche, dello stato di salute attuale del settore e dei relativi ristori.

“Pur comprendendo lo stato di salute legato alla nuova emergenza pandemica, come al solito solo il nostro settore ne paga le logiche e le conseguenze, tenendo conto che abbiamo riaperto le nostre attività l’11 di ottobre dopo due anni di chiusura ininterrotta. Potevamo stare aperti sia in zona gialla che arancione e il 23 dicembre è arrivata la doccia fredda che annunciava la chiusura delle discoteche fino al 31 gennaio”.

“Il settore è ormai collassato: il 30% delle aziende ha chiuso definitivamente e quest’altra batosta porterà certamente a far chiudere un’ulteriore percentuale di imprese. I ristori che sono arrivati fino adesso sono stati pochi rispetto alle perdite subite. Ci aspettiamo dal governo degli indennizzi certi e immediati per poter compensare le perdite che le aziende hanno subito in questo periodo. Noi siamo aziende che hanno bisogno di organizzazione, c’eravamo organizzati per questo periodo di feste dopo due anni di chiusura. Ci dispiace ma siamo in una posizione davvero tragica. Abbiamo chiesto ristori immediati, ma da parte del governo c’è molta disattenzione verso un settore economico quale quello dell’intrattenimento in Italia, cosa che negli altri Paesi europei non accade. Oltre al danno che abbiamo subito, c’è anche la beffa perché tanti locali si stanno attrezzando per organizzare una sorta di discoteca.

Si va al ristorante e poi si balla, ma non è una discoteca. Mi stanno pervenendo quotidianamente video di bar, ristoranti e alberghi che si stanno attrezzando per fare la discoteca dopo il cenone, è assurdo. Non esistono, tra l’altro, solo le discoteche, ma ci sono anche locali da ballo frequentati da persone adulte. Voglio ricordare che i nostri sono luoghi di socializzazione e non di sballo come qualcuno vuole far credere. Nel momento in cui le discoteche hanno riaperto in questi mesi ci sono stati degli assembramenti, è vero. Ci sono, però, delle norme nei nostri locali che devono essere rispettate. Noi abbiamo avuto la capienza ridotta del 50% e il mantenimento del distanziamento di due metri in pista: chi sbaglia deve pagare sicuramente, le norme ci sono e vanno rispettate”.

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