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ROVERETO FUTURA * AMMINISTRATIVE – BALLOTTAGGIO: « ZAMBELLI GIOCA A FARE IL MODERATO, MA ALLE SPALLE HA LEGA E FRATELLI D’ITALIA »

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15.06 - giovedì 1 ottobre 2020

Zambelli gioca a fare il moderato, ma alle spalle ha Lega ed Fratelli d’Italia.  In questi ultimi giorni, il candidato sindaco delle destre – Lega e Fratelli d’Italia – Andrea Zambelli sta cercando disperatamente di operare un cambio nella sua strategia, sforzandosi di accreditarsi come “moderato” e quindi prendendo le distanze proprio da quelle destre che invece lo appoggiano e che hanno fatto venire a Rovereto e in Trentino Salvini, Meloni e Zaia per sostenerlo.

Ma Andrea Zambelli chi è veramente? Da che parte sta? Con i moderati, come vorrebbe far credere, o con le destre anche estreme? Ricordiamo che dietro alla Lega e a Fratelli d’Italia stanno anche i neofascisti di Forza Nuova e casa Pound, dai quali i due partiti istituzionali non hanno mai preso le distanze.

Le cittadine e i cittadini roveretani meritano rispetto e chiarezza.

Anzitutto, ricordiamo che Zambelli si è laureato con una tesi su Antonio Rosmini, filosofo il cui pilastro è la carità a favore degli ammalati, dei poveri e degli emarginati. Non riusciamo a comprendere come Zambelli possa conciliare tutto questo con le parole di Zaia “se chiedete ai sindaci del Veneto di ospitare i rifugiati, dicono di no” e con le idee di Salvini e della Meloni, che di accoglienza dei migranti non ne vogliono sentir parlare.

Nebbia fitta anche per quanto riguarda la tutela ambientale. In un’intervista Zanbelli ha dichiarato la ferma intenzione di valorizzare l’acquedotto di Spino, pensando all’imbottigliamento e alla commercializzazione dell’acqua. Zaia ha detto “Il Veneto la vuole perché è strategica per noi è un valico verso nord”. La Lega l’ha inserita nel Piano urbanistico provinciale. Perché fa finta di non sapere che tutti gli studi realizzati dagli esperti dicono che il danno arrecato alla sorgente di Spino sarebbe incommensurabile, privando i roveretani delle loro fresche e dolci acque?

Zaia stesso ha elogiato la modalità di gestire l’Autonomia del Trentino, rappresentata come un valore. Forse Zambelli non gli ha spiegato che tutto questo è il frutto di decenni di buon governo della parte avversa alla sua, cioè il centro sinistra autonomista e civico.

Quando Matteo Salvini è stato in città, qualche giorno fa, ha detto testualmente che se Zambelli diventerà il futuro sindaco di Rovereto dovrà interloquire direttamente con lo stesso Salvini (che ad oggi è solo un privato cittadino, ricordiamolo). Si comporterà dav-vero così da primo cittadino, in stretto collegamento telefonico con il capo della Lega?

Infine, l’ultima spudoratezza: affermare che i fascisti veri sono con noi – noi centro-sinistra! – quando Zambelli si è presentato alla corte di Giorgia Meloni ed è sostenuto da Fratelli d’Italia (che se li si chiamano fascisti non si offendono di certo, anzi…).

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