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LANCIO D'AGENZIA

RIFORMA TERZO SETTORE: ZENI, IN TRENTINO ATTIVE 5.000 ISTITUZIONI NON PROFIT

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15.26 - venerdì 6 ottobre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Zeni: “In Trentino sono 5.000 le Istituzioni non profit attive e 100.000 i volontari”. Bobba: “Sul Servizio civile universale ci siamo ispirati al Trentino”.

È stato il Servizio civile universale provinciale, in sigla Scup, a dare il nome al nuovo Servizio civile nazionale. Il sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba, nel suo intervento oggi al convegno sulla riforma del Terzo Settore, davanti a una sala Depero piena fino al limite della capienza, ha riconosciuto la “vitalità delle realtà associative e del volontariato del Trentino”.

“Ci siamo ispirati a una terra come quella trentina – ha detto poi a margine, il sottosegretario – dove le reti associative, mutualistiche e cooperative hanno una capacità di migliorare la qualità di vita dei cittadini più deboli e, più in generale, la qualità di vita di tutti, che certamente rappresentano l’obiettivo di fondo della legge 106/2016”.

La riforma ha portato al centro del dibattito argomenti importanti sulla società e l’impegno civile, e sotto questo profilo, il Trentino è in prima linea: “Il nostro territorio ha evidenziato l’assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni – è sempre stato attivo e attento alle politiche di welfare, con una forte presenza del cooperativismo e del volontariato, storicamente vivi e centrali nel nostro sistema”.

Il convegno dedicato alla riforma del Terzo Settore è promosso dalla Provincia in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato, le Acli Trentine, la Federazione Trentina della Cooperazione e la Compagnia delle Opere Trentino Alto Adige, e si inserisce in una cornice più ampia che vedrà, domani e domenica 8 ottobre, la realizzazione della Festa al Volo #cambiailvolontariato, evento rivolto alle associazioni del territorio provinciale e ai numerosi volontari, e, dal 7 al 15 ottobre, lo svolgimento della Settimana dell’accoglienza organizzata dal Cnca del Trentino Alto Adige.

L’assessore Zeni ha aperto i lavori del convegno spostando il focus sulla riforma in chiave locale: “Sono oltre 5mila le istituzioni impegnate sul territorio – ha spiegato l’assessore snocciolando i numeri del non profit trentino -, oltre 100mila i volontari, che rappresentano quasi il 20% della popolazione, e più di 10mila gli occupati. Sono dati che indicano la solidità del sistema, che ci vede al secondo posto in italia per numero di volontari e istituzioni”.

Se in Italia vi sono 4,7 milioni di volontari, 681mila dipendenti, 271mila lavoratori esterni e 5mila lavoratori temporanei, in Trentino il numero delle istituzioni non profit è di 5.371 organizzazioni, inoltre il 74% degli enti non profit trentini ha una finalità solidaristica, rispetto al 62% del quadro nazionale.

Andando a scomporre vi sono più di 100 istituzioni e 2mila volontari ogni 10mila abitanti, rispetto alla media nazionale di 50 istituzioni ogni 10mila abitanti.

I dati parlano di un non profit trentino “in salute”: “Il Terzo Settore ha un radicamento forte nella popolazione – ha proseguito Zeni – ed è importante questa riforma che dà prospettiva al comparto.

Siamo convinti che la strada del confronto sia da percorrere con forza, perché i principi che stanno dietro al Terzo Settore possono fondare una società sana e solida.

Stiamo lavorando ad interventi di riforma, anche alla luce delle modifiche del trend demografico e per rinnovare il mondo del sociale e del sanitario, nonché dell’integrazione socio-sanitaria, che devono sempre essere all’avanguardia”.

Quindi il sottosegretario Bobba ha parlato di una “riforma di sistema, che ha il suo principio ispiratore nella Costituzione italiana e fa sì che venga riconosciuto il ruolo delle realtà associative, che nascono in virtù del principio di sussidiarietà e svolgono attività di interesse generale, civico, solidaristico e di utilità sociale”.

È, in sostanza: “Lo stato di nascita degli enti del Terzo Settore”, introdurrà un cambiamento profondo e, accanto ad elementi di tipo regolatorio ha anche molte norme di carattere promozionale, che spingono per generare innovazione e risposte nuove. Infine il sottosegretario, illustrando i punti cardine della riforma, si è soffermato sulla creazione di un registro unico nazionale con un unico database, che favorirà la trasparenza.

Il convegno, moderato dalla giornalista Federica Balestrieri, ha visto quindi l’intervento di Monica Poletto, presidente di Cdo Opere Sociali e coordinatrice del Tavolo legislativo del Forum del Terzo Settore, che è entrata nel dettaglio della Legge.

Quindi Emanuele Cusa, docente presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, ha spostato il focus sull’impatto della riforma sull’ordinamento giuridico della Provincia di Trento, ricordando che il “cuore di questa legge è sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono a perseguire il bene comune, favorendo la partecipazione e l’inclusione”.

Infine Giorgio Casagranda, presidente del Centro di Servizio per il volontariato di Trento ha presentato alcune iniziative in Trentino.

Tanti i partecipanti, oltre 200, provenienti non solo dal Terzo Settore, ma anche dalle realtà sociali ed economiche del territorio che si sono confrontati in un dibattito aperto e inclusivo.

Domani via alla “Festa al volo”, #cambiailvolontariato, a Trento Fiere, con i saluti istituzionali in programma alle 10 del mattino, il worshop e, nel pomeriggio a partire dalle 14.45, il convegno “Presente e futuro del Terzo Settore: l’anno zero della riforma”, presso la sala congressi di Trento Fiere.

La “Festa al Volo” proseguirà anche domenica, con cibo, musica, innovazione, convegni, seminari e dibattiti rivolti alle associazioni, alle cooperative, agli enti non profit, etc.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto e video: da comunicato stampa

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