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RICERCA E IMPRESE TRENTINO: PAT, BANDO DI 8 MILIONI PER IL 2018 DA PROGRAMMA FESR

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18.12 - venerdì 1 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Decisione della Giunta su proposta degli assessori Olivi e Ferrari. Ricerca e imprese: nuove risorse e riconoscimento incentivi

Una parte dei fondi europei Fesr viene destinata ad infrastrutture di ricerca. Via libera dalla Giunta, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi e dell’assessora alla ricerca Sara Ferrari, ad un nuovo bando per il sostegno alle infrastrutture di ricerca – laboratori e tecnologie che dovranno generare delle ricadute sul versante industriale – secondo la regolamentazione dei fondi europei Fesr.

Le risorse stanziate ammontano ad euro 8.000.000,00 sull’esercizio finanziario 2018 e gli interventi relativi saranno rendicontati nell’ambito dell’apposita Azione contenuta nel Programma Operativo Fesr 2014-2020. Il bando sarà aperto dal 5 settembre fino al 5 ottobre.

Con un altro provvedimento, a firma dell’assessora Ferrari, è stato integrato il Programma pluriennale della ricerca, riconoscendo le agevolazioni per i progetti, sostenuti con gli strumenti della legge provinciale sugli incentivi alle imprese, che prevedono costi di ricerca che derivano da collaborazioni con infrastrutture di ricerca finanziate dalla Provincia con fondi Fesr o con organismi di ricerca pubblici o privati che operano sul territorio provinciale.

Il Programma Operativo Fesr contiene, nell’ambito dell’Asse 1 un’azione espressamente rivolta al “Sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi regionali”.

L’obiettivo specifico è quello di potenziare l’infrastruttura per la ricerca e l’innovazione e le capacità di sviluppare l’eccellenza nella Ricerca & Innovazione nonché promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo”.

Ciò in coerenza con l’Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, concluso tra lo Stato italiano e la Commissione Europea nell’ottobre 2014, e della legislazione provinciale sul tema.

Alla luce del quadro delineato nelle premesse, è stato predisposto un nuovo avviso di selezione, rivolto agli organismi di ricerca propriamente detti e agli altri soggetti pubblici che svolgono attività di ricerca sul territorio provinciale.

Il processo di valutazione è affidato a una Commissione di valutazione (composta da: 1 membro, in qualità di presidente, del Dipartimento della Conoscenza, 1 componente del Servizio Europa, 1 componente del Servizio Istruzione e formazione del secondo grado, Università e ricerca) ed al Comitato per la ricerca e innovazione, per la valutazione dei criteri “tecnico-scientifici” nonché l’appartenenza delle proposte di investimento alle aree prioritarie della Smart specialization strategy.

Al termine del processo di valutazione sarà prodotta una duplice graduatoria, rispettivamente per i progetti prioritari, relativi ad infrastrutture di ricerca inserite nel Programma pluriennale della ricerca per la XV legislatura, e ai progetti non prioritari.

La struttura responsabile dell’iniziativa è individuata nel Servizio Istruzione e formazione del secondo grado, Università e ricerca, cui sono affidate le procedure per la raccolta delle domande, l’approvazione della graduatoria, l’ammissione a contributo e la gestione del procedimento relativo ai finanziamenti nonché l’attività di controllo del rispetto degli obblighi da parte dei beneficiari.

Con l’altra deliberazione vengono riconosciuti all’interno del Programma Pluriennale della Ricerca, che prevede l’incentivazione di “forme di collaborazione e cooperazione del sistema produttivo locale con il sistema della ricerca e dell’innovazione”, i livelli massimi agevolativi previsti dalla legge 6 del 1999 per quei progetti di ricerca derivanti dalle collaborazioni con infrastrutture o organismi di ricerca, finanziati dalla Provincia.

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