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RCC * SALVINI-DICIOTTI: GIARRUSSO (M5S), « ASPETTIAMO LA DOCUMENTAZIONE DEL MINISTRO DELL’INTERNO INSIEME A DI MAIO E POI DECIDEREMO IN MANIERA COLLEGIALE »

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08.58 - venerdì 1 febbraio 2019

Salvini-Diciotti, Giarrusso (M5S): “Aspettiamo la documentazione del ministro dell’interno insieme a Di Maio e poi decideremo in maniera collegiale. Non abbiamo cambiato posizione, semplicemente questa è una vicenda nuova. Qui non parliamo di tangenti, si tratta di una scelta politica. La Lega sta parlando ai suoi, non sta parlando a noi, i rapporti con loro sono assolutamente tranquilli”

Mario Giarrusso, Senatore e capogruppo del M5S nella giunta immunità parlamentari, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo la decisione della giunta sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini per il caso Diciotti. “Quello che noi dobbiamo affrontare è il quesito che viene posto dal tribunale dei ministri al Parlamento ed è molto preciso: l’azione del ministro dell’interno è stata rispondente a interessi dello Stato e a un interesse pubblico oppure no? Noi su questo dobbiamo rispondere. Questo non ha nulla a che vedere con l’immunità.

È una copertura che riguarda l’azione politica del governo, non la persona di Salvini. Non abbiamo cambiato posizione, semplicemente questa è una vicenda nuova. Aspettiamo la documentazione del ministro dell’interno e decideremo. Anche per formazione, essendo un avvocato, dico che noi abbiamo il dovere di prendere una posizione solo dopo aver esaminato la documentazione, non possiamo farlo tramite lanci stampa.

Non è rilevante in questo momento la mia opinione perché devo agire come capogruppo del M5S in giunta e la decisione sarà collegiale, esamineremo le carte insieme al nostro capo politico Di Maio. Questa vicenda non ha precedenti, abbiamo avuto richieste di autorizzazioni a procedere per la questione delle tangenti per il Mose e non c’era da discutere, nessuno avrebbe potuto farci cambiare idea o posizione.

Ora abbiamo, per la prima volta nella storia di questo Paese, un ministro che può dire: ho agito nell’interesse dello Stato. Poi lo esamineremo e valuteremo. Dalle carte deve emergere che l’azione è stata collegiale del governo per una linea politica presa di comune accordo”.

Riguardo le dichiarazioni dei leghisti. “La Lega sta parlando ai suoi, non sta parlando a noi. I rapporti con loro sono assolutamente tranquilli”.

 

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