Covid, Pregliasco: “Omicron più contagiosa, per il resto non ci sono certezze. Dobbiamo prevedere un’ondata dovuta alle feste natalizia, ricordandoci che ogni contatto interpersonale può rappresentare un rischio. Non sarà facile decidere nuove restrizioni, potranno essere prese decisioni un po’ spiacevoli soprattutto per capodanno. Non credo che riusciremo ad azzerare, ma a mitigare, a schiacciare la curva, per fare in modo che non sia un picco, ma una collina”
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla variante Omicron. “Sembra abbastanza chiaro che sia molto più contagiosa della variante Delta –ha affermato Pregliasco-. Quanto possa sfuggire ai vaccini è da confermare. Uno studio australiano dice che con la terza dose la protezione torna a buoni livelli, ma bisogna valutare la cosa step by step. L’Omicron ci preoccupa, non abbiamo ancora certezza. Ci dobbiamo pre-occupare, preparandoci a scenari in considerazione di quello che si verificherà nelle feste, tra feste, baci e abbracci, disattenzione, abitudine al rischio. Questo porta ad un’onda che dobbiamo prevedere e dobbiamo farlo con una tempistica che ci permetta di agire prima che i buoi fuggano dalle stalle. Dobbiamo partire dal presupposto che il covid circola e ogni contatto interpersonale può essere a rischio, dobbiamo gestirli in modo da far sì che non si esageri. E poi la vaccinazione, che è ciò che dobbiamo fare”.
Sulle possibili restrizioni per le feste natalizie. “Non sarà facile perché le decisioni che dovranno essere prese potranno essere un po’ spiacevoli, soprattutto per gli effetti che potranno avere sul capodanno. E’ un qualcosa che in questo momento non è piacevole, verranno fuori le polemiche sul fatto che le filiere del turismo e dei servizi ci rimetteranno tanti soldi. Dunque saranno momenti difficili, perché c’è la stanchezza, c’è la voglia di uscire. Io non credo che riusciremo ad azzerare, ma a mitigare, a schiacciare la curva, per fare in modo che non sia un picco, ma una collina, che preveda quantomeno un arrivo scaglionato dei casi negli ospedali”.