Venezia e le sue atmosfere sono le protagoniste di “Save The Date”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 17 febbraio alle 15.50 su Rai5. Ospite il filosofo Massimo Cacciari, che introduce alcuni appuntamenti culturali veneziani con le sue riflessioni sull’arte e sulla storia della città.

Ogni anno durante il Carnevale uno degli appuntamenti di maggior rilievo è il Ballo del Doge, una rivisitazione contemporanea dei sontuosi banchetti nobiliari veneziani, che si svolge a Palazzo Pisani Moretta sul Canal Grande.
Ideatrice ed organizzatrice del Ballo è Antonia Sautter, imprenditrice, stilista e costumista, impegnata da 25 anni a mantenere viva la tradizione veneziana, sapendola rinnovare e reinventare in chiave moderna. Tema di quest’anno Rebirth & Celebration, protagonisti i luoghi nei quali prende corpo, lungo tutto l’anno, il lavoro di numerosi artigiani, artisti, scenografi, maestranze specializzate in sartoria e decorazione, che culmina in un celebre e sontuoso ballo in maschera, ormai divenuto una vera e propria produzione artistica.
Per l’arte, “Canova, Hayez, Cicognara. Ultima gloria di Venezia” in corso alle Gallerie dell’Accademia, di cui si celebra il bicentenario della fondazione. Oltre 100 opere, documentano la storia artistica della Serenissima, a partire dal 1815 con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco, opera simbolo di Venezia.
A proposito delle Gallerie dell’Accademia, Massimo Cacciari dice: “Sono tra le Gallerie più importanti di Europa e del mondo, paragonabili alla National Gallery e alla Pinacoteca del Louvre.
Qui si rivivono tutte le stagioni della pittura veneziana, che è stata fondamentale per la civiltà europea. La pittura occidentale, da Piero della Francesca a Mondrian, è da una parte disegno, geometria, prospettiva e rigore, dall’altra è proprio solo colore con la tradizione veneziana. Penso a Tintoretto e Tiziano che già dal ‘500 disegnano con il colore e il pennello”.
Al Teatro Malibran, invece, è in scena dal 22 al 24 di febbraio l’opera di Tomaso Albinoni “Zenobia, Regina de’ Palmireni”, composta nel 1694 e prima opera in musica del grande autore, contemporaneo di Antonio Vivaldi. L’opera rientra nella tradizione musicale del tempo, e racconta la potenza militare romana e la sua diffusione in tutto il mondo.
La grandezza di Aureliano imperatore è maggiore quando sa compiere un passo indietro, rinunciando alla violenza nei confronti della vinta Palmira e scegliendo tra i suoi sostenitori i consiglieri più assennati. Entusiasti della collaborazione con il conservatorio Benedetto Marcello, il direttore d’orchestra Francesco Erle, il regista Francesco Bellotto e il Sovrintendente e Direttore Artistico Fortunato Ortombina, stanno lavorando per presentare l’opera fra le più attese a livello europeo.
In chiusura di puntata, Massimo Cacciari presenta il suo libro “Generare Dio”.