Passato e Presente. La nascita dell’università di massa. Alle soglie degli anni ‘60 l’università è sostanzialmente elitaria e frequentata dalla classe agiata. Nel 1961 un primo segnale di apertura è rappresentato dall’allargamento dell’accesso alle Facoltà universitarie ai diplomati degli istituti tecnici. Dopo questo primo passo, la riforma universitaria viene discussa a lungo, ma mai realizzata organicamente.
Una realtà discussa da Paolo Mieli e dalla professoressa Simonetta Soldani a “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda martedì 31 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nel 1968 il movimento studentesco denuncia la carenza di strutture didattiche e per la ricerca, i costi dell’istituzione universitaria, l’autoritarismo accademico. Nel dicembre del 1969 arriva la completa liberalizzazione con la legge Codignola.
Il titolo di studio è speranza di ascesa sociale e un gran numero di nuovi studenti si riversa negli atenei delle grandi città. Negli anni 70 l’università è del tutto cambiata e non è più un’istituzione esclusiva: aumenta la presenza dei ceti meno abbienti, degli studenti-lavoratori e della componente femminile.