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RADIO CUSANO CAMPUS * CORONAVIRUS: PREGLIASCO, « SCETTICISMO SU ASTRAZENECA? LA COMUNICAZIONE HA TERRORIZZATO LE PERSONE, ORMAI LA FRITTATA È FATTA »

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09.12 - martedì 11 maggio 2021

Coronavirus, Pregliasco: “Scetticismo su Astrazeneca? La comunicazione ha terrorizzato le persone, ormai la frittata è fatta. Spero che la decisione dell’UE non rinnovare il contratto sia legata ad aspetti commerciali. La singola dose di vaccino già dopo 14 giorni dà una buona copertura in termini di protezione. Via la mascherina all’aperto? Concordo con Sileri nella necessità di fare riaperture progressive con l’avanzamento della vaccinazione. Coprifuoco? Ogni contatto va considerato a rischio, se ne limitiamo il numero abbassiamo il rischio di contagi, è ancora necessario”

Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Riguardo allo scetticismo sul vaccino Astrazeneca. “Purtroppo le negatività verso i vaccini ci sono sempre stati –ha affermato Pregliasco-. In questo momento si va a vedere il pelo nell’uovo rispetto ad eventi avversi, anziché considerare la complessità e il rischio legato al covid. Il fatto che la Gran Bretagna abbia vaccinato quasi tutta la popolazione con il vaccino Astrazeneca è un elemento di conferma. Spero che la decisione dell’UE sia più legata ad aspetti commerciali, perché Astrazeneca non ha rispettato gli accordi. La comunicazione così cacofonica, diversificata, con questa eccessiva evidenziazione degli eventi avversi ha terrorizzato le persone, ormai la frittata è fatta”.

Sileri: via mascherine all’aperto con 30 milioni di vaccinati. “Concordo con Sileri nella necessità di fare riaperture progressive. Probabilmente le riaperture ci porteranno ad un incremento dei casi nei giovani, ma senza grossi guai. Siamo come nelle pay-tv, stiamo guardando un film dall’inizio, ma se cambiamo canale vediamo lo stesso film che va a finire. Credo che nell’arco di due mesi succederà anche in Italia, se avremo sempre più dosi di vaccino disponibili. La singola dose già dopo 14 giorni dà una buona copertura in termini di protezione, la seconda dose serve a rinforzare la protezione”.

Sul coprifuoco. “Ogni contatto va considerato a rischio, se ne limitiamo il numero abbassiamo il rischio di contagi, è ancora necessario”.

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