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QUESTURA DI TRENTO * RIVA DEL GARDA: « IL COMMISSARIATO COORDINATO DA SALVATORE ASCIONE DENUNCIA TRE GIOVANI DONNE DI CUI UNA MINORENNE PER TENTATO FURTO IN ABITAZIONE »

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11.31 - sabato 22 agosto 2020

Continuano con importanti risultati le azioni a tutela della collettività volute dal Questore Cracovia. La Polizia di Stato denuncia tre giovani donne di cui una minorenne per tentato furto in abitazione.

Erano alcuni giorni che gli uomini del Commissariato di P.S. di Riva del Garda avevano stretto il cerchio intorno ad alcune zone del centro dove erano stati tentati, ed in un paio di casi realizzati, alcuni furti in abitazione.

La tecnica utilizzata dei malfattori era sempre la stessa. Prendevano di mira le porte senza blindatura e, con una tecnica molto artigianale, forzavano, con un cacciavite, il cilindro dalla serratura e con una chiave-pinza lo spezzavano. Per ultimo, con un supporto di plastica sollevavano il dente di chiusura delle porte ed entravano nelle abitazioni.

Come è noto, gli eventi criminali tendono a concentrarsi in luoghi specifici del tessuto urbano ed in particolari archi temporali.

Ed è partendo da questo assunto che la Polizia di Stato, con l’Arma dei Carabinieri e con il supporto della Polizia Locale, ha stabilito un piano di controllo del centro storico di Riva del Garda, al fine di prevenire i furti e, comunque, nel caso si fossero ripetuti, di intercettarne gli autori.

Per tale motivo, dopo aver geo-referenziato i fatti reato, era stato creato un piano di intervento in caso di furto in atto, confidando, anche, nelle segnalazioni della cittadinanza, primo presidio della sicurezza partecipata.

Mercoledì 19 agosto, verso le ore 19.40, nel pieno della del traffico serale, al centralino del Commissariato di P.S. di Riva del Garda arrivava la chiamata di un cittadino che segnalava tre ragazze che avevano poco prima tentato di forzare la serratura della sua abitazione.

Mentre la vittima del reato forniva la descrizione delle tre giovani, scattava il piano stabilito e le pattuglie iniziano a controllare le zone e le vie che potevano essere oggetto delle mire dei malfattori.

La Volante della Polizia di Stato, sulla base delle descrizioni fornite dalla Sala Operativa, in lontananza intravedeva tre ragazze che percorrevano le vie del centro.

Una delle tre, con la coda dell’occhio, vede alle spalle la macchina della Polizia di Stato e dà il segnale alle altre due di dileguarsi.

A quel punto, separatamente, entravano in diversi negozi nella speranza di non essere rintracciate. Nel frattempo sopraggiunge anche una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri che, poco distante, stava perlustrando un’altra zona del centro.

Gli Agenti ed i Militari, contemporaneamente, entravano nei negozi e bloccavano le tre ragazze.

Condotte al Commissariato, grazie anche all’ausilio della Polizia Locale, le predette venivano perquisite ed addosso venivano rinvenuti e sequestrati: due cacciaviti, una chiave inglese regolabile, 190 euro in contanti, un mazzo di chiavi (presumibilmente usate per forzare le porte), un ritaglio di plastica sagomato (generalmente utilizzato per l’apertura delle porte a scatto) e due telefoni cellulari.

Durante l’identificazione gli Agenti accertavano inoltre che due delle ragazze fermate, rispettivamente di 28 e 22 anni di età, risiedono fuori regione, mentre è risultata risiedere all’estero la terza, di 16 anni.

Tutte, peraltro, risultavano già segnalate dalle forze di polizia del nord Italia per episodi analoghi.

“Il controllo del territorio ed i piani per la prevenzione di tutte le forme di devianza stabiliti dal Questore Cracovia – commenta il vice Questore Salvatore Ascione, dirigente del Commissariato di P.S. di Riva del Garda – sono fondamentali per il contrasto di tutte le forme delinquenziali. In occasione dell’identificazione delle tre donne è stato fondamentale, non solo il grande lavoro di sinergia tra le forze di Polizia e la collaborazione della cittadinanza, ma, soprattutto, l’analisi e lo studio dei fatti reato che ha consentito alla Polizia di Stato di individuare immediatamente le autrici del furto, collocandole nelle zone che potevano essere oggetto delle loro mire.

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