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QUESTURA DI TRENTO * OPERAZIONE “BLACK POINT“: « ARRESTATO A ROMA UNO STRANIERO AUTORE IN CONCORSO DI 30 FURTI IN APPARTAMENTO »

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14.38 - mercoledì 5 giugno 2019

Continua con successo la cattura dei latitanti dell’’operazione “BLACK POINT”. Arrestato a Roma uno straniero autore in concorso di 30 furti in appartamento tra Trento e Bolzano.

Non si ferma l’azione di ricerca dei latitanti voluta dal Questore Garramone contro la criminalità.

Un Kossovaro del 1997, domiciliato a Milano, latitante da gennaio di quest’anno coinvolto nell’’operazione “Black Point”, sfuggito agli arresti di gennaio, è stato arrestato mercoledì 29 maggio dalle Volanti di Roma in concorso con la Squadra Mobile di Trento.

Lo straniero ricercato dagli investigatori di Trento è stato rintracciato la notte di mercoledì 29 a Roma, mentre cercava un rifugio sicuro nella capitale.

Come è noto l’operazione “Black Point” era scattata alle prime luci di giovedì 17 gennaio e la Squadra Mobile di Trento, diretta dal Vice Questore Salvatore Ascione, aveva arrestato 4 stranieri e sequestrato numerosa merce proveniente da diversi furti consumati a Trento e Bolzano, nel periodo estivo, fra i mesi di luglio ed agosto e verso la fine di ottobre inizio novembre 2018, per complessivi 30 furti in abitazione.

Tutti gli episodi criminosi hanno mostrato come i malviventi con lo stesso modus operandi, si introducevano all’interno delle abitazioni in orario notturno, previa rottura di infissi situati, talvolta, anche a piani alti degli stabili interessati. L’’attività di effrazione era esercitata prevalentemente verso gli infissi presenti sui balconi degli appartamenti, considerando in tale ambito, una migliore ed agevole posizione per operare la forzatura dei serramenti.

La base logistica utilizzata dalla consorteria per promuovere l’attività illecita a Trento era stata individuata in uno stabile della zona di Spini di Gardolo. L’’immobile era ceduto in locazione ad una ragazza affiliata all’organizzazione criminale. La donna aveva messo a disposizione del gruppo di etnia albanese l’’appartamento di Spini di Gardolo, dove tutti i partecipi avevano trovato sistemazione stabile durante la permanenza a Trento. Dall’’appartamento poi partivano per compiere i “raid” durante i quali si avvicendavano soggetti, provenienti anche da fuori provincia, facenti capo alla medesima consorteria albanese.

L’epilogo finale dell’attività criminosa è sopraggiunto il 10 ottobre 2018 con l’’arresto in flagranza di uno degli albanesi partecipi all’associazione criminale. In quell’occasione venne recuperata gran parte degli oggetti rubati alcuni mesi prima in via della Cervara e ancora nella disponibilità di uno degli albanesi.

L’’uomo, nell’’occasione, venne intercettato ed arrestato mentre tentava di trafugare la merce rubata in Albania a bordo di una autovettura guidata da due complici anch’essi indagati nell’’occasione ed arrestati la mattina del 17 gennaio 2019.

Questo arresto, commenta il Capo della Squadra Mobile Salvatore Ascione, dimostra, ulteriormente, come l’attività investigativa della Polizia di Stato non si fermi all’esecuzione degli arresti a seguito delle esecuzioni delle ordinanze ma, permane ancora più decisa alla ricerca di tutti i latitanti.

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