Venerdì 1 giugno, in prima serata su Retequattro, va in onda una puntata-evento di “Quarto Grado”. Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, torna sul caso di Roberta Ragusa con interviste, nuovi approfondimenti e documenti inediti.
Da sei anni – era la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, quella in cui si persero le tracce della donna – la famiglia Ragusa aspetta di conoscere la verità.
Dopo colpi di scena e processi, Antonio Logli ha ricevuto due condanne a 20 anni di reclusione per omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Nella sentenza di appello, pronunciata pochi giorni fa, la Corte d’Assise di Firenze ha ribadito per l’uomo l’obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme (Pisa) e il divieto di allontanarsi dalla provincia durante la notte.
Logli – che ha sempre avuto dalla sua il figlio Daniele, convinto dell’innocenza del padre – non ha mai parlato con i giornalisti. Anche in Tribunale non ha mai proferito parola davanti ai cronisti.
Il programma a cura di Siria Magri ricostruisce la vicenda accogliendo in studio gli avvocati della difesa, Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri.
I due legali, che risponderanno alle domande dei conduttori e degli ospiti, riassumeranno il percorso processuale del loro assistito e anticiperanno le loro prossime mosse in vista del ricorso in Cassazione.