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PROVINCIA TRENTO – POSTE ITALIANE: FUGATTI, A QUANDO UN SERVIZIO CONTINUATIVO?

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15.30 - martedì 17 ottobre 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Interrogazione. A quando un accordo Provincia-Poste italiane per garantire un servizio continuativo e capillare? Negli scorsi mesi la Provincia autonoma di Bolzano ha sottoscritto un accordo con Poste italiane nel quale si prevede un nuovo centro di distribuzione a Bolzano, il mantenimento di tutti gli uffici, maggiori posti di lavoro e consegna 6 giorni su 7.

Un investimento dal valore di 10 mln di Euro dei quali 3,2 mln vengono previsti per la distribuzione postale e sono messi a disposizione dal bilancio provinciale (detratti poi dal bilancio dello Stato secondo quanto previsto dall’Accordo di Milano e dalla Legge Finanziaria 2010) e 6,8 mln per le altre attività che sono stati messi a disposizione dalla Provincia.

Il Presidente Kompatscher ha così commentato “Un’altra giornata importante per l’autonomia altoatesina, che ha raggiunto un nuovo grande traguardo: garantiamo un servizio postale di qualità, sicuro e innovativo a cittadini e imprese, migliorando la competitività del territorio. […]

Oggi chiudiamo orgogliosamente una trattativa lunga e caratterizzata da una positiva collaborazione con Poste Italiane e il Ministero dell’economia e delle finanze. Grazie all’accordo di Milano, la Provincia concorre agli obiettivi di risanamento del debito pubblico nazionale facendosi carico di una serie di oneri che garantiranno un migliore servizio sul territorio altoatesino”.

E mentre i cugini altoatesini investono nel servizio postale, puntando all’innovazione e ad un aumento dei posti di lavoro, in Provincia di Trento avviene l’esatto opposto, ovvero un taglio degli uffici postali, dei dipendenti e dei giorni di distribuzione della posta.

Fissando dei giorni alterni di consegna, non si fa altro che creare un divario tra i cittadini creando difficoltà a coloro che vivono nelle Valli.

Per non parlare del numero di persone a rischio di licenziamento.

Ancora non comprendiamo per quale motivo, nonostante l’autonomia a noi concessa, si penalizzino sempre le Valli e si creino più disagi che benefici. Per quale motivo la Provincia di Trento non pare aver percorso la soluzione di Bolzano considerato anche il fatto che le poste private non raggiungono i paesi periferici?

E corrisponde inoltre al vero che si starebbero verificando delle problematiche nelle biblioteche di piccole dimensioni considerato che l’interscambio di libri non potrebbe più avvenire perché la Provincia lo ha revocato a Poste italiane?

 

 

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Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

1. Preso atto dell’accordo stipulato tra Provincia autonoma di Bolzano e Poste Italiane, se la Provincia autonoma di Trento voglia percorrere una strada similare al fine di garantire il servizio a tutti;

2. Ad oggi, quali confronti sono avvenuti con Poste Italiane e quali nel caso le trattative in corso;

3. Quanti uffici postali sono attivi in Provincia di Trento, con quali orari e giorni d’apertura, quanti dipendenti vi sono e in quali e quante giornate è garantito il servizio di consegna della posta nelle varie Valli;

4. Se corrisponde al vero la problematica legata all’interscambio di libri, quali biblioteche interessa e se il servizio è stato affidato ad altri.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

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Lega Nord Trentino
Cons. Maurizio Fugatti

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