SS47 della Valsugana, avviato il processo di concertazione pubblica. Tre ipotesi progettuali. Il presidente Fugatti: “Territori protagonisti nella scelta”.
Tre ipotesi di progetto per la riorganizzazione e il raddoppio della SS 47 della Valsugana, nel tratto tra Castelnuovo e Grigno. Il documento preliminare di progettazione è stato illustrato ieri sera dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento infrastrutture, Luciano Martorano – al commissario della Comunità Valsugana e Tesino, Attilio Pedenzini e ai Consigli comunali di Castelnuovo, Scurelle, Castel Ivano, Ospedaletto e Grigno, nell’ambito della serata informativa che ha dato il via alla nuova concertazione pubblica sull’ipotesi di progetto. Negli spazi del teatro comunale di Ospedaletto, per l’occasione, sono intervenuti anche l’onorevole Mauro Sutto e il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher. “Le tre ipotesi elaborate e sottoposte all’attenzione delle Amministrazioni locali, sono frutto delle riflessioni compiute da questo territorio nel corso degli anni” ha osservato il presidente Fugatti, evidenziando come il processo di concertazione porterà le comunità locali stesse ad indicare una delle tre possibilità, su cui è entrato nel dettaglio il commissario che sta seguendo l’opera, ingegner Stefano Torresani.
Sul tavolo, la “variante a 4 corsie” che prevede un sottopasso/sovrappasso alla SS 47 (proposta dai territori, che è stata sviluppata sotto il profilo tecnico), una versione ottimizzata della cosiddetta “2+2 corsie” con o senza viadotto (già approvata dalla Giunta provinciale nel 2020 e successivamente rivista su richiesta dei Comuni) e una soluzione in affiancamento alla ferrovia della Valsugana, che prevede la realizzazione di un corridoio infrastrutturale composto dall’attuale SS47, dalla ferrovia e dalla nuova statale. Sotto la lente, punti di forza e di debolezza di ogni singola soluzione, guardando ad aspetti quali ambiente e paesaggio, mobilità e traffico, tempi e impatto economico e sociale e fattibilità tecnica e finanziaria.
“La Giunta provinciale – sono state le parole del presidente Fugatti – si è impegnata a trovare le risorse necessarie per realizzare quest’opera. Un’opera particolarmente attesa dalle comunità della Bassa Valsugana, indicata come fondamentale per una migliore gestione del traffico. La riorganizzazione della SS47 permetterà infatti di migliorare la sicurezza dei collegamenti e sarà funzionale ad un ulteriore sviluppo di questo territorio”.
Secondo il cronoprogramma di Piazza Dante, entro l’inizio dell’estate 2022 approderà in Giunta il documento preliminare di progettazione con l’indicazione del tracciato scelto dal territorio al termine del processo di concertazione pubblica, prevista dalla normativa provinciale in materia di lavori pubblici. Le tre ipotesi sono depositate presso le municipalità interessate, oltre che nella sede della Comunità e negli uffici del Commissario; al fine di garantire un’informazione puntuale alla cittadinanza, nella giornata di oggi sono in programma due assemblee pubbliche (Centro Sociale di Villa Agnedo – comune di Castel Ivano alle 18.00 e Teatro di Castelnuovo alle 20.30). Alla raccolta delle osservazioni da parte degli stakeholder, seguirà la loro analisi e il loro eventuale recepimento nel documento preliminare di progettazione.
Per favorire la partecipazione alle assemblee pubbliche, la cui accessibilità è limitata a seguito delle disposizioni anticovid-19, è prevista la possibilità di seguire in diretta streaming l’assemblea delle 20.30 collegandosi alla pagina Facebook della Provincia autonoma di Trento (https://www.facebook.com/provincia.autonoma.trento ).
Tra i principali obiettivi che la Provincia punta a soddisfare attraverso la realizzazione di questa grande opera, figurano il miglioramento della mobilità e l’incremento delle prestazioni in termini di sicurezza stradale. Particolare attenzione verrà prestata all’inserimento nell’ambiente e nel paesaggio di quest’opera così importante per il collegamento funzionale tra Trentino e Veneto e alla minimizzazione degli impatti in termini di rumore, emissioni inquinanti e impatti del cantiere con benefici per la salute degli abitanti. L’intervento di riorganizzazione della viabilità intende infatti consentire un’ulteriore valorizzazione del territorio e delle sue caratteristiche turistiche ed economiche.