Presentato lo studio del prestigioso istituto universitario. La soddisfazione di Fugatti e Segnana. Covid: il Trentino rimane “giallo”. Le performance del sistema sanitario trentino al top della rilevazione della Sant’Anna di Pisa.
“Fa piacere che un istituto universitario pubblico riconosca i risultati raggiunti dal servizio sanitario trentino: i dati formulati dalla Sant’Anna di Pisa sono scevri da obiettivi di parte e danno merito a tutto il personale, medici, infermieri e operatori sanitari, per aver messo in atto tutte le migliori azioni possibili nei confronti dei cittadini. Da questi dati emerge in particolare la soddisfazione delle persone verso i nostri servizi sanitari: il Trentino appare primo per gradimento da parte della popolazione e questo non può che far piacere.
È la rappresentazione della professionalità e dell’impegno di tutte le donne e di tutti gli uomini che hanno operato durante la pandemia”. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha commentato così lo studio pubblicato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che valuta le performance dei sistemi sanitari regionali: il Trentino presenta ottime prestazioni attraverso vari indicatori, come ha illustrato il Direttore del Servizio ospedaliero provinciale Pier Paolo Benetollo nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nel primo pomeriggio nella Sala Belli di Piazza Dante. Presenti anche l’assessore alla sanità Stefania Segnana, il direttore generale del Dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti e il direttore generale f.f. di Apss Antonio Ferro.
L’assessore Segnana e il direttore Ferro hanno aperto la presentazione dei dati evidenziando che il prestigiosissimo istituto universitario è un organo indipendente, che ha il compito di valutare le prestazioni sistemi sanitari: “Sono dati solidi, che mostrano un sistema molto forte che è riuscito a dare una risposta ai cittadini anche nel periodo più difficile”, ha detto Ferro. “Questa è anche un’occasione per ringraziare tutti i dipendenti e gli operatori e l’intero sistema sanitario trentino, che ha dato prova di saper tenere di fronte alle difficoltà”.
Entrando nel dettaglio dei dati, Benetollo ha mostrato una sintesi di quanto presentato dalla Scuola superiore Sant’Anna ad Apss e che si trova disponibile anche nel sito internet dell’Istituto universitario. I migliori indicatori si attestano nel percorso materno infantile, in alcuni aspetti dell’assistenza alle cronicità e nella garanzia delle cure domiciliari. Tra i vari indicatori, i migliori risultati trentini si rilevano nelle statistiche sugli interventi per fratture al femore operate entro due giorni (il Trentino sfiora l’82%) e sugli interventi per tumore al colon (95% di prestazioni erogate nel rispetto dei tempi massimi di attesa).
Anche la valutazione di sintesi, illustrata in un grafico “a bersaglio” mostra ottime performance, con la garanzia di continuità di alcune azioni importanti che non sono venute meno con la pandemia, come la sanità digitale o la donazione degli organi, anche grazie al contributo delle famiglie coinvolte. “Nonostante l’impatto del Covid, è stata garantita la qualità processi assistenziali” ha detto Benetollo, mostrando come anche i cittadini lo abbiano percepito: dai dati della Scuola Sant’Anna si evidenzia che il 73% dei cittadini trentini durante la pandemia si è detto, tutto considerato, soddisfatto del proprio Servizio sanitario.
Un dato che pone il Trentino per questo aspetto davanti al Veneto e al Friuli Venezia Giulia e subito dopo l’Emilia Romagna.
Nel corso della conferenza stampa l’assessore Segnana ha ricordato le aperture straordinarie di questo fine settimana degli hub vaccinali e ha illustrato alcuni dati del bollettino giornaliero dei contagi da Covid-19 in Trentino. “Una notizia che ci fa ben sperare è l’assenza di decessi, oltre alla diminuzione giornaliera dei casi, speriamo in una ulteriore decrescita nei prossimi giorni”, ha detto l’assessore.
I nuovi casi odierni sono 2.375 (di cui 185 tra i 60-69 anni, 62 tra i 70-79 anni e 56 over 80) per un tasso di positività del 7,7%. Si registrano 117 nuovi casi con tampone molecolare su un totale di 956 tamponi refertati e 2.258 nuovi casi con tampone antigene rapido su un totale di 12.435 esami effettuati. I degenti sono 167 (2 in meno rispetto a ieri): sono infatti 16 i nuovi ricoveri e 14 le dimissioni. In terapia intensiva si trovano 23 pazienti. Come ha evidenziato il presidente Fugatti, il Trentino continua a permanere in zona gialla: “I numeri hanno stabilizzato il dato negativo, siamo sotto il rischio del passaggio in zona arancione: il dato contagi tuttavia richiede che la situazione debba essere continuamente monitorata”, ha concluso il presidente.