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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * INCONTRO ACLI – RSA: « L’OBIETTIVO È FAVORIRE LA RELAZIONE TRA GLI OSPITI ED I PARENTI NEL RISPETTO DELLE NORME »

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18.38 - giovedì 27 agosto 2020

Rsa, prosegue il dialogo. Ieri l’incontro con le Acli trentine. Prosegue, tra l’assessorato alla salute della Provincia autonoma di Trento e i soggetti che esprimono le istanze degli ospiti e dei territori, il dialogo sulle Rsa e sulle risposte organizzative da dare di fronte al rischio rappresentato dal Covid. Ieri l’assessore alla salute e il dirigente del competente dipartimento, Giancarlo Ruscitti, hanno incontrato i vertici delle Acli trentine, con il loro presidente Luca Oliver. Al centro del confronto l’obiettivo di favorire il più possibile la relazione tra gli ospiti delle Rsa con i loro parenti, rispettando però le norme poste a garanzia della salute degli ospiti delle strutture, degli operatori e in generale della comunità.

“Siamo consapevoli – ha sottolineato l’assessore – dell’importanza per gli ospiti delle Rsa del mantenimento delle relazioni con i loro cari, ma le norme, che discendono dai DPCM nazionali, sono stringenti, come pure le competenze e le responsabilità poste in capo ai direttori sanitari delle varie strutture, che sono, è bene ribadirlo, realtà autonome.

Sull’argomento di una maggiore apertura nei confronti delle visite dei parenti nelle case di riposo vi sono sensibilità, realtà e richieste diverse. Stiamo lavorando perché assieme a tutti i soggetti coinvolti si possa arrivare ad una soluzione condivisa. In particolare ci aspettiamo molto dalla verifica dei piani anti Covid, che ogni Rsa è stata chiamata a predisporre e che nei prossimi giorni saranno valutati e se del caso integrati, e dagli interventi per la formazione del personale che opera nelle Rsa, compreso quello medico. Nell’assestamento è stata inserita una norma proprio sul tema dei requisiti che deve avere il personale medico che vi lavora”.

E’ un nemico insidioso il Covid, lo ha spiegato chiaramente il dottor Ruscitti: intanto non si può dire che la Pandemia sia conclusa, inoltre allo stato attuale manca un vero e proprio test predittivo, visto che il tampone rappresenta una fotografia della situazione nel momento in cui viene fatto, e poi non si hanno ancora certezze scientifiche sulla possibilità di contrarre nuovamente il virus da parte di chi ne sia già stato colpito, infine sono molti i punti di domanda sul vaccino, su quando sarà pronto e sulle modalità di vaccinazione. “Il distanziamento – ha detto – è ancora l’arma preventiva più efficace di cui disponiamo”.

Il dirigente generale ha poi affrontato il tema delle responsabilità connesse alle decisioni che si assumono nella gestione dell’emergenza ed in particolare in ambito di Rsa. Ha ricordato che il Trentino si è attrezzato con strutture di transito dove ospitare gli anziani prima dell’ingresso definitivo nelle Rsa e anche con una residenza dedicata esclusivamente ai malati di Covid.

Dalle Acli, con la richiesta di un confronto sulla situazione delle Rsa, è giunta la segnalazione del disagio, manifestato sia da molti ospiti che dai loro parenti, per le difficoltà di relazione che vi sono in molte strutture a causa delle attuali stringenti misure di sicurezza.

Il tema delle visite e la possibilità di nuovi ingressi nelle strutture, è stato evidenziato, sono i temi più attuali per le famiglie. Investire in una formazione specifica per il personale, coinvolgendo anche il volontariato, differenziare le Rsa, attribuendo ad alcune la specializzazione nella gestione di persone affette da virus, adeguare le strutture, aggiornare le linee guida per rendere maggiormente possibili e gratificanti le visite agli ospiti delle Rsa, salvaguardando la sicurezza di tutti, compresi gli operatori: queste le principali proposte delle Acli, assieme alla richiesta di avviare una riflessione più ampia sul ruolo delle Rsa, per le quali dovrebbe prevalere la funzione assistenziale su quella sanitaria, e sul modello di assistenza attualmente offerto in Trentino, privilegiando i servizi domiciliari e i progetti per un invecchiamento attivo. Infine la richiesta alla Provincia di procedere con convinzione nella sperimentazione di “Spazio Argento”.

“La prossima settimana – ha assicurato l’assessore – avrò un incontro con i vertici di Upipa e di Spes e successivamente con i presidenti delle Rsa per un ulteriore confronto e per sensibilizzarli ancora sul tema”.

 

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