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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * FOCUS ENERGIA RINNOVABILE: TONINA, « NORME OPERATIVE DAL MESE DI MAGGIO PER I NUOVI IMPIANTI, GIOCO DI SQUADRA PER LA SVOLTA SOSTENIBILE »

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18.38 - venerdì 29 aprile 2022

Il vicepresidente Tonina al focus sulle rinnovabili. “Norme operative dal mese di maggio per i nuovi impianti. Assieme possiamo costruire il cambiamento”. La Provincia autonoma di Trento: “Energia, gioco di squadra per la svolta sostenibile”.

Di fronte ad una situazione difficile sul fronte energia il Trentino può dare l’esempio e aiutare il Paese, con un gioco di squadra vincente sul territorio per la produzione diffusa da fonti rinnovabili. E può farlo sfruttando al meglio gli strumenti resi disponibili a livello provinciale, come la semplificazione introdotta dalla nuova legge provinciale appena approvata e il bando in arrivo su impianti fotovoltaici e teleriscaldamento a biomassa. “Dobbiamo continuare ad essere innovatori, facendo ognuno la propria parte e costruendo una svolta sull’energia sostenibile”, afferma Mario Tonina, vicepresidente e assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia autonoma di Trento.

L’occasione è l’assemblea dei periti industriali che ha ospitato il focus informativo sulle potenzialità dell’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche sostenibili. “Un’esperienza vincente” – le ha definite il vicepresidente, a fianco di Giorgio Ross, presidente proprio del Consorzio elettrico di Storo che ha lanciato la prima “CER” in Trentino, a Riccomassimo, e si appresta a farlo di nuovo a Bondone – e che in futuro potrò fare la differenza in un territorio come il nostro in cui la cooperazione è sempre stata un faro”.

Attenzione dunque tutta rivolta all’energia rinnovabile e il più possibile “autoprodotta”, nel contesto della transizione ecologica, nell’evento ospitato dalla Sala della Cooperazione. Tra i relatori, oltre a Tonina e Rossi, anche Ezio Facchin, assessore alla transizione ecologica e mobilità del Comune di Trento, Laura Cattani (Servizio sostenibilità e transizione ecologica del Comune capoluogo) ed Enrico Franco in veste di moderatore.

La necessità di fare di più, come Italia ma anche come Trentino, è stato il filo conduttore dell’intervento di Tonina. La grande potenza di fuoco delle centrali idroelettriche, affidate ad una guida a partecipazione pubblica attraverso Dolomiti Energia, non è sufficiente per rispondere ad un momento particolarmente critico, aggravato anche dalla mancanza di strategia energetica a livello nazionale e sulla quale il governo Draghi sta cercando di recuperare il tempo perso. “Ecco perché abbiamo promosso l’approvazione di un disegno di legge per semplificare e favorire l’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili in Trentino” afferma il vicepresidente. “Norme che dall’inizio di maggio saranno operative: per realizzare un impianto fotovoltaico sulle coperture degli edifici o per quelli installati a terra nelle pertinenze fino a 50 kw di potenza, sarà sufficiente una comunicazione al Comune di riferimento. Una cosa importante. Potrà permetterci di garantire una quota nella produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Ma per fare massa critica servirà un impegno realmente diffuso. “I quattro Bim del Trentino hanno confermato il loro impegno con un contributo ancora da definire per sostenere le iniziative per gli impianti a uso familiare”, aggiunge l’assessore. “Se riusciamo a fare gioco di squadra diventerà tutto più facile. Dalla prossima settimana un impianto fotovoltaico diventa opera libera, inoltre c’è una detrazione fiscale del 50% e stiamo pensando anche a giusti incentivi per le imprese”. In arrivo a maggio il bando promosso dall’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli per impegnare 20 milioni di risorse FESR alla realizzazione di impianti fotovoltaici e di completamento delle reti di teleriscaldamento a biomassa.

Menzionata infine in tempi di siccità l’importanza dell’acqua, “risorsa che diventerà sempre più preziosa e che dovremo fare il possibile per preservare”, conclude Tonina. A seguire il dibattito gli iscritti all’Ordine dei periti industriali che sono circa 1.100 in provincia. Una categoria, spiega il suo presidente Gabriele Cassietti, che gode di buona salute e vanta professionisti specializzati nell’efficientamento energetico e nella progettazione di impianti

“La nuova legge provinciale sulle rinnovabili e in materia di semplificazione urbanistica – ragiona Cassietti – è certamente un primo passo positivo. Valutiamo ora la portata delle novità, consapevoli che se parliamo di fonti rinnovabili sarà necessario diversificare il più possibile, anche sul nostro territorio, dando continuità alla produzione e creando sistemi di accumulo per immagazzinare l’energia e poterla usare quando serve”.

 

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