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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * ECORISTORAZIONE: « PLASTICA E PRODOTTI MONOUSO, AL BANDO NEGLI ENTI PUBBLICI E NEGLI EVENTI SOSTENUTI DALLA PAT »

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08.08 - sabato 4 dicembre 2021

Plastica e prodotti monouso al bando negli enti pubblici e negli eventi sostenuti dalla Provincia. La decisione della Giunta, su proposta del vicepresidente Tonina, fa del Trentino un territorio all’avanguardia in Italia nel campo dell’ecoristorazione.

Dal 1° gennaio 2023 in tutti i servizi di preparazione e distribuzione – automatica e non – di alimenti e bevande degli enti pubblici trentini, Provincia autonoma, enti strumentali e società partecipate, sarà inibito l’uso di prodotti monouso, e dovranno essere osservati particolari accorgimenti per ridurre la produzione di rifiuti. Dal 1° luglio 2022, invece, lo stop agli stessi prodotti monouso e l’osservazione delle stesse misure dovranno essere previsti in tutti gli eventi pubblici organizzati, finanziati o patrocinati dalla Provincia e dagli enti collegati. Queste le principali decisioni contenute nella delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina, che fa del Trentino un territorio all’avanguardia in Italia a livello nazionale nel campo dall’ecoristorazione.

Nel resto del Paese, infatti, la lotta alla plastica, il cosiddetto “plastic free”, incoraggiato anche dalle normative europee, riguarda appunto i prodotti in plastica ma non quelli in bioplastica. L’intervento della Provincia autonoma di Trento si spinge più in là, al fine di scoraggiare tout court la produzione di rifiuti e in particolare il consumo di prodotti monouso, ad esempio l’acqua in bottigliette di plastica o il caffé in cialde, in favore di modalità e strumenti che vanno dagli erogatori alla spina alle borracce personali per il prelievo delle bevande, passando per una diffusione più capillare delle bottiglie in vetro. Queste misure riguardano anche la gestione dei punti di ristoro, il cosiddetto servizio-bar, la fornitura di panini e alimenti agli enti sprovvisti di mensa interna, e l’erogazione di alimenti e bevande in eventi pubblici come feste, sagre e così via.

“E’ una vera e propria rivoluzione, all’insegna dell’amicizia fra uomo e ambiente – sottolinea con soddisfazione l’assessore Tonina – che pone il Trentino all’avanguardia nel settore dell’ecoristorazione. Il valore aggiunto di queste decisioni, previste anche dalla Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile, è naturalmente, di carattere educativo. Per questa via, infatti, incoraggiamo i cittadini a rinunciare ai prodotti ‘usa e getta’, a dotarsi ad esempio di contenitori o bicchieri personali per il consumo delle bevande da asporto e, ove non fosse possibile fare altrimenti, a servirsi di prodotti di tipo nuovo, come posate in legno certificato anziché di plastica. Va anche detto che non siamo all’anno zero. Da tempo sia la Provincia che gli enti collegati, ma anche molti soggetti privati, pongono un’attenzione particolare a questi due settori, la somministrazione di prodotti alimentari e l’organizzazione di feste ed eventi.

Con l’approvazione della delibera di oggi, che contiene i criteri ambientali minimi per l’affidamento, da parte degli enti pubblici, dei servizi di ristorazione con o senza distributori automatici, tracciamo però delle coordinate generali a cui tutti i soggetti interessati dovranno attenersi. Lo stesso vale per feste, concerti e altri eventi collettivi, organizzati o anche solo patrocinati dalla Provincia, che dovranno attenersi a quanto previsto dal disciplinare Eco-Eventi Trentino in materia di eliminazione dei prodotti monouso e riduzione dei rifiuti. Queste decisioni, coerenti con quanto previsto dall’Agenda 2030, non partono domani, perché dobbiamo dare a tutte le realtà interessate il tempo necessario per attrezzarsi. Ma fin d’ora sappiamo che dal 1° luglio 2022 dovranno riguardare tutti gli eventi sostenuti dalla Provincia, e dall’inizio del 2023 saranno a regime in tutti gli enti pubblici del Trentino, producendo i loro effetti positivi anche al di fuori di essi”.

Vediamo alcuni esempi. Nei “punti di ristoro non accessibili al pubblico”, ovvero in sostanza in quelle stanze o angoli degli uffici dove sono installate macchinette per la distribuzione automatica di bevande o alimenti, non verrà più venduta l’acqua in bottiglia. Al suo posto verranno collocati erogatori di acqua microfiltrata, per il riempimento di borracce o bottiglie. Anche l’erogazione del bicchiere monouso sarà disincentivata, privilegiando l’uso di bicchieri o tazze personali. Chi nonostante tutto volesse ricorrere al bicchiere dovrà pagare un costo aggiuntivo di almeno 0,50 euro.

Anche nelle strutture sanitarie, nelle stazioni ferroviarie e in altri luoghi accessibili al pubblico, la vendita di prodotti monouso sarà contrastata; in qualche caso sarà consentita la vendita di prodotti in bottiglie di vetro con vuoto a rendere, in altri l’installazione di fontanelle per l’erogazione di acqua di rete o di “case dell’acqua” con erogazione di acqua filtrata.

Ed il prodotto-simbolo della pausa-caffè italiana? I distributori dovranno essere dotati di macinacaffè incorporato, per eliminare quindi cialde o capsule.

Ed ancora, con riferimento soprattutto al delivery, che in molte realtà ha sostituito il bar o la mensa aziendale: panini, insalate o prodotti da forno salati andranno collocati esclusivamente in sacchetti di carta. Al bando anche le palette di plastica, tovaglie e tovaglioli monouso, condimenti monodose.

Per quanto riguarda gli eventi sostenuti dalla Provincia, invece, la principale novità riguarderà l’eliminazione di piatti, bicchieri e posate monouso in favore dei prodotti lavabili, di cui è possibile approvvigionarsi mediante servizi di consegna e ritiro già oggi presenti sul mercato locale. Questo, sostanzialmente a parità di costi economici e senza aggravi organizzativi, permetterà una riduzione di circa l’85% dei rifiuti prodotti dagli eventi, in un contesto nel quale le bioplastiche, incompatibili coi cicli produttivi degli impianti di compostaggio industriale, oggi vengono smaltite fuori provincia come rifiuto speciale, per un costo di circa 160 € a tonnellata. Inoltre, dal 1 luglio 2022 si potrà somministrare solo acqua del rubinetto e non si potranno somministrare alimenti e bevande in confezione monodose.

Come si vede, alcune di queste misure sono già comparse qui e là in mense e “macchinette” aziendali o nell’ambito di numerosi eventi, ma la definizione di nuovi criteri, molto puntuali e dettagliati, per l’affidamento dei servizi o per l’organizzazione di eventi patrocinati dalla Provincia e dagli enti collegati farà sì che queste buone prassi si diffondano capillarmente su tutto il territorio. Quanto previsto dalla Spross, recentemente approvata dalla Giunta, trova quindi una sua concreta applicazione. Da un lato, la lotta alla plastica ed in generale ai prodotti monouso, dall’altro il consolidamento di una cultura ambientale che passa per l’adozione, da parte di ogni singolo cittadino, di comportamenti virtuosi ed ecosostenibili. Nella convinzione che tutti possono fare la loro parte.

 

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Foto: Romano Magrone

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