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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * DIRIGENTE GIANCARLO RUSCITTI: « PRECISAZIONE DELLA GIUNTA, L’INDENNITÀ DI SOSTITUZIONE È PARI A CIRCA IL 9% DELLA RETRIBUZIONE LORDA, GIÀ IN GODIMENTO »

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18.05 - mercoledì 17 febbraio 2021

Il dottor Ruscitti alla guida del Servizio politiche sanitarie, una precisazione della Giunta provinciale.

La decisione di affidare l’incarico di dirigere il Servizio politiche sanitarie della Provincia al dottor Giancarlo Ruscitti, in sostituzione del dottor Andrea Maria Anselmo, divenuto, a dicembre, direttore amministrativo di APSS è una soluzione temporanea, necessaria a coprire il posto lasciato vacante, in attesa di trovare il sostituto più idoneo. Questa la precisazione della Giunta provinciale rispetto ad un articolo apparso oggi su un quotidiano locale.

Il passaggio del dottor Anselmo presso l’Azienda sanitaria ha creato una carenza importante nell’organigramma del Dipartimento salute e politiche sociali, ma è altrettanto vero che per il sistema “sanità” inteso nel suo complesso, si è trattato certamente di un importante rafforzamento in termini di professionalità e di efficacia.

Date le circostanze, – precisa la Giunta – si è considerata l’opportunità che alla direzione del Servizio politiche sanitarie fosse preposta, in questo frangente di emergenza, la persona che, ricoprendo anche l’incarico di dirigente generale del Dipartimento, meglio possa garantire in modo efficace e diretto il passaggio delle indicazioni operative impartite dall’Assessorato e dal Dipartimento stesso al Servizio politiche sanitarie che ne cura poi l’esecuzione amministrativa.

Ad oggi il tempo trascorso nell’incarico dal dottor Ruscitti non può certamente essere considerato particolarmente lungo anche alla luce di situazioni simili avvenute in passato. Sotto il profilo economico, l’indennità di sostituzione riconosciuta, calcolata solo sulla retribuzione di posizione, è pari a circa il 9% della retribuzione lorda già in godimento ed è senz’altro proporzionata alle maggiori responsabilità che l’incarico aggiuntivo comporta.

Complessivamente, da inizio legislatura sono state interessate da attribuzione di incarichi ad interim, 29 strutture dirigenziali, con il coinvolgimento di 19 dirigenti con qualifica. Ciò a causa principalmente di un elevato numero di pensionamenti. In proposito giova sottolineare che è la stessa normativa provinciale (art. 34 bis della l.p. 7/1997) a indicare quale modalità primaria di copertura di incarichi dirigenziali vacanti, l’affidamento ad interim a dirigenti di un’altra struttura organizzativa così come è la stessa normativa a stabilire che per l’incarico provvisorio spetti una specifica indennità.

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