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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * COVID: « DALLO STATO ARRIVANO 13 MILIONI PER L’AZIENDA SANITARIA TRENTINA, ECCO COME LE RISORSE SARANNO SUDDIVISE »

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16.48 - venerdì 17 aprile 2020

Si tratta di misure straordinarie che verranno utilizzate in particolare per reclutamento del personale e per i rapporti con gli erogatori privati. Coronavirus: dallo Stato arrivano quasi 13 milioni di euro per l’Azienda sanitaria trentina.

Le ha destinate lo Stato alla Provincia, in deroga alle disposizioni legislative che stabiliscono l’autofinanziamento, per le Province autonome di Trento e di Bolzano, dei rispettivi servizi sanitari senza alcun apporto da parte dello Stato. Si tratta di 12.937.383,00 euro che serviranno a far fronte alla straordinaria emergenza rappresentata dalla pandemia che oggi la Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore alla salute Stefania Segnana, ha assegnato al suo braccio operativo, l’Azienda sanitaria. Nel dettaglio euro 12.494.322 sono destinate a spese correnti ed euro 443.061 euro per spese di edilizia sanitaria. “Circa 6,7 milioni di euro – ha commentato l’assessore Segnana – servono proprio per il reclutamento del personale e per l’attivazione delle unità speciali territoriali di continuità assistenziale. Sul fronte del personale vale la pena di ricordare che già alla metà di marzo Apss ha contattato gli specializzandi del terzo e quarto anno e ha provveduto ad acquisire medici neoiscritti e infermieri cessati dal lavoro per pensionamento. Questo ci ha consentito, alla fine di marzo, di poter contare su quasi una quarantina in più di medici ed infermieri destinati all’emergenza”.
Con la stessa deliberazione, l’esecutivo ha stabilito di approvare il Programma operativo per la gestione della pandemia Covid-19, che verrà poi trasmesso al Ministero della Salute e al Ministero dell’economia e delle finanze per la successiva approvazione a livello ministeriale.

 

Le risorse saranno così suddivise:

6.734.528 euro per reclutamento delle professioni sanitarie e per l’attivazione delle unità speciali di continuità assistenziale
Nel dettaglio si tratta di assunzioni di medici specializzandi, mediante contratti di lavoro autonomo anche di collaborazione coordinata continuativa e reclutamento di personale medico e infermieristico collocato in quiescenza mediante incarichi di lavoro autonomo, nonché reclutamento di personale sanitario e medico mediante incarichi a tempo determinato previo avviso pubblico di selezione. Le Unità speciali di continuità assistenziale sono state attivate dalla Giunta provinciale lo scorso 30 marzo 2020 e l’Azienda sanitaria ha già conferito incarico a 7 medici.

2.215.306 euro per lavoro straordinario
Si tratta di risorse destinate alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente dell’Azienda, direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del Covid-19, mediante aumento dei fondi contrattuali per le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria dell’area della sanità e dei fondi contrattuali per le condizioni di lavoro e incarichi del personale del comparto sanità.

2.126.693 euro per aumento dei contratti negoziali con strutture private
Sono destinati alla stipula/aumento dei contratti negoziali sia con strutture private già accreditate sia con strutture private non accreditate ma autorizzate, per l’acquisto di ulteriori prestazioni sanitarie finalizzate ad incrementare i posti letto in terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive; questo in raccordo con quanto previsto dal Piano operativo emergenziale che prevede di attivare un modello di cooperazione interregionale coordinato a livello italiano e di attivare nel minor tempo possibile un incremento del 50% dei posti letto di terapia intensiva, del 100% dei posti letto delle U.O. di pneumologia e malattie infettive. In proposito è stata autorizzata l’attivazione di nuovi reparti di medicina ad indirizzo infettivologico presso la Casa di cura Solatrix di Rovereto, la Casa di cura Villa Bianca e l’ospedale San Camillo.

1.417.795 euro per la messa a disposizione di personale e apparecchiature da parte delle strutture private
Sono risorse destinate alle strutture private accreditate e non accreditate ma autorizzate, su richiesta dell’Azienda sanitaria, per la messa a disposizione di personale sanitario in servizio nonché dei locali e delle apparecchiature presenti nelle suddette strutture.

443.061 euro per la realizzazione di opere di edilizia sanitaria anche temporanee per pazienti Covid
Le risorse saranno utilizzate per interventi che dal punto di vista infrastrutturale, si sono resi necessari con immediatezza, fra i quali una serie di lavorazioni di manutenzione straordinaria di adattamento degli ambienti per il cambio di destinazione d’uso degli stessi, onde consentire l’assistenza sanitaria (assistenza a corte, sub intensiva o intensiva) o per approntare misure di mitigazione del rischio da contagio, presso gli ospedali e le altre strutture aziendali.

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