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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * CORONAVIRUS: « LA TURISTA DI CODOGNO RISULTATA POSITIVA È GIÀ RIENTRATA IN LOMBARDIA, ALLO STATO ATTUALE NON È PRESENTE NESSUN CONTAGIATO »

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14.39 - martedì 25 febbraio 2020

Coronavirus: una turista di Codogno risultata positiva è già rientrata in Lombardia. Attenzione alle fake news: appello alla responsabilità. Allo stato attuale in Trentino non è presente alcun contagiato.

Nella tarda serata di ieri una persona proveniente da Codogno e in vacanza in Trentino, a Dimaro, con la famiglia, in un appartamento privato, è risultata positiva al test sul Coronavirus. La signora in questione, parte di un nucleo familiare di tre persone, era arrivata in Trentino venerdì, e presentando lievi sintomi di influenza aveva subito contattato le autorità sanitarie. Avviatasi immediatamente la collaborazione fra Trentino e Lombardia, il nucleo familiare è rientrato nella propria Regione già nella mattinata di oggi, con il proprio mezzo, scortato da un’auto medica trentina.

Al momento, come riferito dal presidente della Provincia autonoma di Trento, non risultano contatti significativi fra la famiglia lombarda e la popolazione trentina, anche perché non appena arrivata nella destinazione turistica, accusando un lieve malessere, la signora si era sottoposta ad isolamento volontario. Finora quindi non risultano sul territorio trentino casi di persone contagiate dal Coronavirus.

Ieri sera si è svolto un incontro fra il governatore del Trentino, assieme all’assessore alla sanità e ai vertici delle strutture provinciali coinvolte nella gestione dell’emergenza, e i rappresentanti degli Ordini professionali più direttamente interessati alla gestione dell’epidemia: medici, infermieri, farmacisti, pediatri. Sono state concordate le prassi da seguire nello svolgimento dei diversi interventi, anche per gli aspetti relativi ai comportamenti da tenersi se in presenza di un caso di sospetta positività, come l’uso delle protezioni individuali. L’incontro è stato seguito via Skype anche dal personale medico-sanitario che non ha potuto essere fisicamente presente. Come sottolineato dal direttore dell’Apss Paolo Bordon l’indicazione dell’azienda è che l’accesso agli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri avvenga tramite prenotazione.

Per i pediatri questo già avviene nella maggioranza dei casi, ma si vuole estendere la prassi alla totalità dell’utenza per poter effettuare un vaglio preventivo delle situazioni che poi verranno prese concretamente in esame negli ambulatori. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha annunciato inoltre un nuovo intervento organizzativo riguardante il Pronto soccorso: nelle prossimità dell’accesso ai reparti di PS degli ospedali trentini sarà presente del personale che, con brevi interviste a chi chiede di accedere alle strutture, creerà un “pre-filtro” a beneficio soprattutto di chi si rivolge alle strutture ospedaliere per questioni che non hanno nulla a che fare con il Coronavirus.Si segnala infine che circolano in queste ore numerose fake news riguardanti anche il Trentino. Considerata la delicatezza della situazione, si tratta di una pratica fortemente censurabile che alimenta inutilmente preoccupazioni. Rinnovando l’appello alla responsabilità, si raccomanda di consultare solo fonti ufficiali o comunque autorevoli.

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