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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * CONFERENZA MINORANZE: « IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE PASSA ATTRAVERSO LE LINGUE MADRI »

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14.14 - mercoledì 20 gennaio 2021

Conferenza delle Minoranze: il diritto all’informazione passa attraverso le lingue madri. La riunione, alla presenza del presidente Maurizio Fugatti, ha riguardato la comunicazione istituzionale e gli interventi per l’editoria.

Essere informati nella propria lingua madre è un diritto: oltre ad essere un tema di interesse rilevante per tutti i cittadini, lo è in particolare per i parlanti le lingue di minoranza, protette da una speciale tutela da parte dell’autonomia trentina. Della diffusione delle comunicazioni istituzionali, aspetto legato anche ad una mozione promossa dal Consiglio provinciale nell’ottobre del 2019, si è occupata ieri pomeriggio la Conferenza delle Minoranze, organo decisionale per la concertazione delle politiche per le popolazioni di minoranza linguistica, convocata in modalità a distanza e presieduta dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

“L’impegno della Provincia è quello di sostenere e potenziare gli enti da sempre impegnati nella promozione e nella tutela delle popolazioni di minoranza” ha detto il presidente, facendo riferimento all’importo complessivo di riferimento stanziato in bilancio, che ammonta a circa 915 mila euro .
All’ordine del giorno della riunione, molto partecipata dai rappresentanti delle diverse comunità cimbra, ladina e mochena, anche il dettaglio degli interventi per l’editoria e l’informazione, che comprendono la presenza di pagine in lingua minoritaria sui giornali locali e la realizzazione di specifiche trasmissioni radiofoniche e televisive. Tra i temi di particolare importanza affrontati ieri, la suddivisione del Fondo provinciale per le minoranze per l’anno 2021 e la previsione dell’avvio di un dialogo calendarizzato tra le minoranze storiche e la restante popolazione trentina, attraverso incontri su argomenti-chiave come la scuola e lo sviluppo socio-economico dei territori di riferimento.

Giampaolo Pedrotti, responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia, ha illustrato in particolare l’attività portata avanti nell’ultimo anno in sinergia con il Servizio minoranze linguistiche locali e audit europeo, gli Sportelli linguistici dislocati presso le Comunità di valle e il Comun General de Fascia, grazie alla quale anche le comunità ladina, mochena e cimbra hanno potuto essere informate nelle rispettive lingue madri.

Attraverso la traduzione di comunicati istituzionali, di campagne informative su temi di rilevante interesse pubblico e dei vademecum rivolti alla cittadinanza sulle disposizioni relative al contrasto al coronavirus, le popolazioni hanno potuto ricevere un’informazione molto più diretta e capillare, anche con forme di comunicazione social e online, in collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

La lingua è uno strumento quotidiano di comunicazione e dunque è giusto che anche le istituzioni utilizzino per informare i cittadini le lingue più vicine alle comunità, in modo particolare quando queste identificano le minoranze tutelate dall’Autonomia. La traduzione di comunicati stampa, informazioni e notizie in cimbro, ladino e mocheno permette l’ingresso a pieno titolo delle lingue minoritarie nella comunicazione istituzionale della Provincia autonoma di Trento e, come è stato osservato, consente la normalizzazione delle stesse lingue minoritarie, oltre a consolidare un dialogo costruttivo con i diversi territori. Anche in quest’ottica Giuliana Cristoforetti, dirigente del Servizio minoranze linguistiche locali e audit europeo, ha ringraziato quanti si sono impegnati nel progetto, che consente la massima diffusione delle notizie ed ha la capacità di far arrivare le informazioni più rilevanti alle diverse popolazioni in modo molto più significativo rispetto al passato.

 

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