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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * COMUNI – FINANZA LOCALE 2022-2024: GOTTARDI: « SULLE RISORSE PUBBLICHE ASPETTATIVE REALISTICHE, NON OTTIMISTICHE »

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08.41 - giovedì 24 giugno 2021

Ieri sono stati illustrati ai sindaci il Documento di economia e finanza provinciale 2022 – 2024 e i contenuti del protocollo sulla finanza locale. Gottardi ai Comuni: “Sulle risorse pubbliche aspettative realistiche e non ottimistiche”.

“La disponibilità finanziaria del Trentino sarà nei prossimi anni fortemente condizionata dagli eventi, pandemia innanzitutto, dell’ultimo anno e, quindi, dalle conseguenti decisioni, in tema di allocazione di risorse, non solo della Provincia autonoma di Trento ma soprattutto della Comunità europea e del Governo italiano. Mai prima d’ora il futuro finanziario della nostra autonoma è dipeso dal contesto nazionale ed internazionale”.

E’ con questa premessa che l’assessore provinciale agli enti locali, Mattia Gottardi, e il direttore generale della Provincia autonoma di Trento, Paolo Nicoletti hanno illustrato, nel pomeriggio di ieri, ai sindaci del Consiglio delle autonomie locali, i contenuti del protocollo di finanza locale, collegato al ddl sull’assestamento del bilancio provinciale per gli esercizi 2021 – 2023 e il Documento di economia e finanza provinciale (Def) 2022 – 2024. Se l’assessore Gottardi ha fissato come “obiettivo ideale ma non garantito” l’assegnazione ai Comuni dello stesso budget dello scorso anno, complessivamente di 40 milioni totali; il direttore generale Nicoletti ha annunciato un Def all’insegna “del realismo indotto da un tessuto economico e sociale, fortemente scosso dalla crisi da pandemia, con la necessità di ottimizzare le risorse dell’Autonomia, massicciamente impiegate negli investimenti pubblici a sostegno di aziende e famiglie trentine”. Sullo sfondo rimangono i finanziamenti straordinari annunciati dal Pnrr, con le risorse statali ed europee, i cui criteri di allocazione a Regioni e Province autonome sono però ancora da definire.

La dead-line per l’intesa tra Provincia e Comuni sulle risorse agli enti locali del prossimo assestamento di bilancio è il 30 giugno, data in cui la giunta provinciale approverà la seconda manovra del 2021. Sì perché, a differenza degli scorsi anni, la Provincia è già dovuta intervenire ad aprile con una prima manovra da 800 milioni (di cui 230 provinciali) per affrontare le criticità del tessuto economico e sociale imposte dalla pandemia. In particolare, l’esecutivo aveva varato nemmeno due mesi fa un articolato pacchetto di interventi a favore di imprese e lavoratori, con l’obiettivo di evitare impatti permanenti sul Sistema Trentino.

Con questa premessa, gli spazi di azione della seconda manovra provinciale sono ridotti. “Il mio obiettivo – ha esordito in maniera chiara l’assessore provinciale Mattia Gottardi – è di parificare, nell’assestamento di bilancio, le risorse da mettere a budget per i Comuni con la stessa cifra dello scorso anno, ovvero 40 milioni di euro. Non dimenticando – ha continuato – che già 10 milioni sono stati messi a disposizione nel corso della manovra precedente”.

L’assessore non ha fornito dettagli sulle cifre del prossimo assestamento di bilancio (“Stiamo ancora lavorando con gli uffici per reperire tutte le risorse disponibili”, ha spiegato), ma ha voluto indicare le aree che dovrebbero beneficiare di maggiore attenzione, quando alla finanza locale: investimenti dei Comuni con dotazione di budget e adeguamento del fondo di riserva, oltre ad un piano di edilizia scolastica.

“La pandemia – ha aggiunto Gottardi – ha stravolto, cancellato le nostre agende e riscritto le nostre priorità, ma la giunta provinciale ha voluto mettere al centro il Territorio e, in particolare, le amministrazioni comunali, che in questi mesi hanno svolto un ruolo determinante e che rappresentano la prima linea nei rapporti con il cittadino”.Ultimo aspetto, trattato dall’assessore Gottardi, ha riguardato le gestioni associate per le quali saranno previste delle premialità, i cui criteri e priorità saranno oggetto, nei prossimi giorni, dell’intenso lavoro di confronto tra Provincia e Consiglio delle autonomie locali per la sottoscrizione del protocollo, passaggio chiave per arrivare all’approvazione dell’assestamento di bilancio 2021 – 2023.

Dalla pandemia e dallo tsunami scatenato dalla stessa, è partito anche il direttore generale della Provincia autonoma di Trento, Paolo Nicoletti, che ha presentato ai sindaci il Documento che guiderà le scelte economiche e finanziare del Trentino nei prossimi anni (2022 – 2024). Anche per il secondo documento strategico non sono state anticipate le cifre. Nicoletti ha insistito invece sulle novità, a partire dai criteri e dall’approccio integrato, che caratterizzeranno il prossimo Def. “Le priorità – ha spiegato Nicoletti – rimangono quelle del Programma di sviluppo provinciale dell’attuale legislatura, ma quello che è cambiato sono le risorse, potenzialmente diverse rispetto a quelle ordinarie”.

Il Def contiene l’analisi del contesto economico e sociale, e di previsione del Pil, in cui emerge la forte divaricazione dei settori nei confronti della crisi pandemica: “Ad esempio, il terziario o altri settori hanno tenuto, accompagnati da imprese che hanno messo in campo proprie risorse per contrastare lo tsunami. Metà delle imprese trentine è però rimasta ferma”.

Soprattuto Nicoletti, ha confermato che, mai come ora, i trend globali influenzeranno il Trentino: digitalizzazione e cambiamento tecnologico; cambiamento demografico, con il progressivo invecchiamento della popolazione e la ridotta natalità; il cambiamento climatico con la progressiva carenza delle risorse; e la globalizzazione.

In merito al quadro della finanza provinciale, il direttore generale ha ribadito che “le maggiori risorse arriveranno a fine anno, e quindi il quadro attuale è quello problematico di questi mesi e dell’anno precedente”. Le partite finanziarie rimangono una questione aperta e si lavorerà per concretizzare le richieste già da mesi formulate al governo di riconoscimento di gettiti arretrati. Da qui, la necessità di accelerare l’efficientamento della spesa pubblica.

Il Def conterrà l’analisi preventiva molto profonda per individuare già adesso come investire le risorse pubbliche anche e soprattuto in previsione dei probabili finanziamenti europei. Una prima risposta verrà entro l’anno quando si definiranno a livello nazionale le risorse assegnate a ciascuna Regione e Provincia autonoma, relative ai programmi comunitari 201-2027.

“I nostri sforzi – ha concluso Nicoletti, rivolgendosi ai sindaci – vanno alle aree strategiche, quali la salute, l’innovazione, ambiente, sicurezza, tenuta economica del territorio e il rafforzamento delle istituzioni che dovranno essere sempre più accessibili e la cui sostenibilità a lungo termine sarà la migliore garanzia per la nostra Autonomia”.

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