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PROVINCIA AUTONOMA TRENTO * COLIVING – PARTE SECONDA: « APPROVATO UN SECONDO ACCORDO STAVOLTA CON IL COMUNE DI CANAL SAN BOVO »

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07.07 - domenica 28 febbraio 2021

Coliving, parte seconda, tappa a Canal San Bovo. E’ stato approvato dalla Giunta l’Accordo per la seconda sperimentazione sul Coliving.

Due anni fa in Trentino è nato un progetto di abitare collaborativo all’interno del Distretto famiglia della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, denominato “Coliving – collaborare condividere abitare”. Visto il successo del progetto pilota (grazie al primo bando a Luserna sono arrivate 4 nuove famiglie con 9 bambini), la Provincia autonoma di Trento ha approvato un secondo Accordo stavolta con il Comune di Canal San Bovo.

Il progetto punta ad invertire le tendenze di spopolamento dei comuni montani trentini e questo secondo Accordo prevede la messa a disposizione di 5 alloggi di proprietà di ITEA S.p.A. e di proprietà del Comune di Canal San Bovo, con contratto di comodato a titolo gratuito (le spese sono a carico del locatario) per un periodo di 5 anni. In cambio, i partecipanti dovranno impegnarsi nei confronti della comunità contribuendo con attività di volontariato a favore del benessere di tutti e della crescita sociale e culturale del territorio.

Il progetto vede coinvolte l’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento, il Servizio politiche per la casa, UMST innovazione, settori energia e telecomunicazioni, la Comunità di Primiero, il Comune di Canal San Bovo, ITEA s.p.a. e la Fondazione Franco Demarchi.

Obiettivi generali di Coliving sono: favorire il ripopolamento del territorio del Primiero grazie a giovani famiglie con o senza figli e stimolare la nascita e rinascita di legami sociali, formali e informali; sostenere l’autonomia dei giovani affinché possano costruire un progetto di vita all’interno della nuova comunità; attuare il progetto utilizzando la forma dell’abitare condiviso e collaborativo come uno strumento che favorisce l’aumento del capitale sociale territoriale, la crescita del benessere della comunità, favorendo per le giovani famiglie che si insedieranno l’opportunità di assumere un ruolo attivo all’interno del contesto territoriale.

Altre finalità dell’Accordo sono: utilizzare la forma del Coliving quale strumento strategico non solo per l’incremento demografico dei territori montani ma anche per valorizzare un patrimonio immobiliare pubblico altrimenti sfitto e inutilizzato e quindi soggetto a veloce deperimento e degrado, e rinsaldare o dare vita a nuove reti sociali che condividono l’idea di un welfare generativo mettendo al centro politiche giovanili, abitative, sociali e lavorative, che insieme concorrono alla costruzione di patti fiduciari tra le nuove generazioni e gli abitanti dei territori.

Partecipare al progetto Coliving non significa però solo risiedere a Canal San Bovo, ma far parte in modo attivo della comunità. Proprio per questo ai nuclei famigliari verrà richiesto un particolare impegno sia nella creazione di un progetto di abitare collaborativo che di impegno per la crescita culturale, sociale ed economica della comunità.

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