“Leadership per una scuola inclusiva”, al via il corso di perfezionamento. Un progetto di sistema promosso da Assessorato Istruzione, Università di Trento, Iprase e sostenuto da Fondazione Caritro.
Hanno preso avvio nei giorni scorsi, presso la sede di Palazzo Prodi a Trento, le attività didattiche del Corso di Perfezionamento Universitario “Leadership per una scuola inclusiva”. Si tratta un vero e proprio “progetto di sistema”, promosso da diversi attori del mondo della scuola e del territorio: Assessorato all’Istruzione cultura e università della Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento, IPRASE e Istituzioni scolastiche e formative provinciali con il sostegno della Fondazione Caritro.
Alla cerimonia di presentazione del corso erano presenti il dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura Roberto Ceccato, il direttore di IPRASE Luciano Covi, Remo Iob professore ordinario di presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Trento e Eugenio Giordano Orsini responsabile dell’area attività istituzionale di Fondazione Caritro.
Il corso è articolato in un duplice percorso, uno dedicato agli insegnanti con funzioni di sistema all’interno delle istituzioni scolastiche e uno riservato ai dirigenti scolastici. Gli iscritti a questa prima edizione sono 22 insegnanti e 19 dirigenti scolastici del territorio provinciale. Le attività si svolgeranno indicativamente in due momenti formativi ogni mese e si concluderanno nel marzo del 2023.
Il corso è nato dall’esigenza, rilevata direttamente da alcune Istituzioni scolastiche e formative della provincia di Trento, di promuovere una scuola inclusiva che si evolva sempre di più dalla prima idea di integrazione, nella quale l’obiettivo era integrare gli alunni con bisogni educativi speciali nella classe, verso la creazione di un contesto che sappia valorizzare le capacità e le specificità di tutti gli alunni.
I due corsi di perfezionamento rappresentano un’azione propedeutica e fondamentale per favorire lo sviluppo di vere e proprie “Istituzioni scolastiche inclusive”, attraverso lezioni seminariali, attività laboratoriali e lo sviluppo di project work in situazione dentro le 19 scuole coinvolte.
Le tematiche affrontate verteranno su una visione ampia dell’inclusione intesa come creazione di un ambiente, un contesto, una comunità di apprendimento che sappiano valorizzare tutte le differenze di tutti gli/e alunni/e e da queste partire per proporre un approccio didattico e organizzativo aperto, flessibile, plurale nei modi e negli strumenti; un approccio che dia la possibilità a tutti gli studenti e le studentesse di raggiungere il massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione e appartenenza sociale. Un’idea dunque di inclusione “diffusa” e allargata rispetto alla quale siano protagonisti e dunque responsabili tutti i soggetti che operano nel contesto educativo: dirigente, insegnanti, personale amministrativo, esperti, figure della comunità educante.
