Test rapidi in Alto Adige, appello degli assessori all’istruzione. Appello congiunto degli assessori all’istruzione e del mondo della scuola per la partecipazione dei cittadini e degli operatori del settore allo screening a tappeto che prende il via domani.
Il tasso di contagio in Alto Adige ha raggiunto proporzioni tali da rendere necessari, come noto, lo svolgimento dei test a tappeto nel prossimo fine settimana. Con un appello congiunto, i tre assessori dell’Istruzione, Giuliano Vettorato, Philipp Achammer e Daniel Alfreider, i rappresentanti dei sindacati della scuola e il corpo docente invitano la popolazione altoatesina, in particolare il personale educativo, a partecipare al progetto Test rapidi in Alto Adige che si svolgerà da domani, venerdì 20 novembre, a domenica 22 novembre. Su questo tema si sono confrontati questa mattina (19 novembre) in videoconferenza, trovando una posizione unanime, politici e rappresentanti sindacali.
*
Frenare il contagio per tornare alle lezioni in presenza
“Sottoponendosi al test dell’antigene, ogni individuo fa la propria parte per cercare di frenare il contagio in modo da consentire a breve il ritorno delle lezioni in presenza”, è stato detto nell’incontro “virtuale”. Una forte partecipazione degli educatori e di tutto il personale della scuola e degli asili è particolarmente importante “per tornare rapidamente all’insegnamento nelle aule”. Alla videoconferenza hanno preso parte, oltre ai tre assessori anche i rappresentanti dei sindacati anche i vertici delle intendenze che a loro volta hanno rivolto un appello alla partecipazione ai cittadini e al corpo docente. Circa 645 linee di test saranno disponibili da domani in tutto il territorio per permettere di sottoporsi in forma volontaria e gratuita al test antigenico.
*
Scuola italiana, un nuovo positivo al Covid-19
Intanto oggi viene segnalato un solo nuovo caso di positività al Covid-19 nelle scuole in lingua italiana dell’Alto Adige. La segnalazione riguarda uno studente della scuola secondaria di primo grado “Manzoni” di Bressanone, che è stato posto in quarantena così come previsto dal protocollo sanitario.