In un articolo pubblicato oggi (8 gennaio) dal quotidiano “Dolomiten”, viene riportata un’affermazione della rappresentante dell’organizzazione “Antenne migranti” secondo la quale, nelle strutture per l’emergenza freddo gestite dal Comune di Bolzano, vi sarebbe una rilevante quantità di persone con accertato diritto ad essere ospitate in strutture per richiedenti asilo, e che queste persone utilizzerebbero posti che potrebbero essere altrimenti destinati ad altri soggetti.
“Quanto affermato – si precisa dal Dipartimento politiche sociali – non corrisponde alla realtà”. I funzionari provinciali ribadiscono che la verifica dei requisiti per l’accoglienza in strutture per richiedenti asilo viene svolta esclusivamente dal Commissariato del Governo e dalla Questura, e che questi comunicano alla Provincia i nominativi delle persone con un diritto all’accoglienza nelle strutture per richiedenti asilo.
“Tutti i nomi verificati e comunicati negli ultimi mesi da Commissariato del Governo e Questura – spiegano dal Dipartimento – sono stati immediatamente trasmessi ai fini dell’accoglienza, e anche nelle ultime settimane ci sono state diverse ammissioni. Dato che solo il Commissariato del Governo e la Questura dispongono delle informazioni necessarie alla verifica dei requisiti per l’ammissione nelle strutture per richiedenti asilo, appare improprio che altri soggetti facciano congetture su possibili aventi diritto e relativi numeri.
Vi possono essere persone con procedure di asilo in corso, ma che per vari motivi – per esempio perché uscite volontariamente da altre strutture o perché espulse per motivi disciplinari da una struttura o per motivi penali – non hanno diritto ad essere accolte in strutture per richiedenti asilo.
La verifica e la valutazione delle situazioni andrebbe pertanto lasciata unicamente agli organi competenti, ovvero Commissariato del Governo e Questura”.
