(Fonte: Maurizio Fugatti) – Interrogazione. Profughi in appartamento privato a Castello Tesino. Amministrazione e popolazione poco coinvolte.
Nelle prossime settimane, presso un appartamento privato a Castello Tesino, verranno ospitati cinque presunti profughi. Un altro immobile messo a disposizione di Cinformi, e quindi della Provincia, per la distribuzione dei richiedenti asilo sul territorio trentino.
Anche in questo caso la popolazione non pare essere stata informata in tempi consoni della scelta così come l’amministrazione comunale.
Il Sindaco infatti pare aver ricevuto comunicazione dell’arrivo delle cinque persone con tempistiche discutibili e, dopo aver incontrato un funzionario di Cinformi e aver comunicato di preferire (se proprio tali profughi devono essere ospitati) una famiglia, ad oggi non avrebbe ricevuto alcuna risposta.
Queste le informazioni emerse durante la conferenza stampa che la Lega Nord Trentino ha tenuto questa mattina in loco alla presenza di molti cittadini preoccupati dalla situazione ormai fuori controllo.
Le domande, come in ogni caso similare, sorgono spontanee.
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Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. Quali siano le generalità dei profughi che verranno ospitati in un appartamento privato a Castello Tesino, quanto percepirà il privato mensilmente per l’accoglienza, se ai profughi verrà rilasciata la tessera per l’acquisto di generi alimentari e non dal valore di 150 Euro (specificare, nel caso, se cadauno o un’unica tessera per l’intero gruppo) e l’abbonamento gratuito ai mezzi di trasporto pubblico locale;
2. Se altri privati abbiano messo a disposizione degli spazi in Tesino per l’accoglienza e, se sì, dove e quante persone giungeranno;
3. Se la proposta del Sindaco sia stata tenuta in considerazione;
4. Nel caso in cui sia un privato a mettere a disposizione di Cinformi un alloggio, se viene chiesto al Sindaco un parere in merito e, nel caso in cui quest’ultimo sia contrario e sia garante della sicurezza dei cittadini, se il privato debba attenersi alle scelte dell’amministrazione comunale.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
Foto: da comunicato stampa
