(Fonte: Claudio Civettini) – Interrogazione – Masi d’Avio: la Provincia sta valutando l’invio di profughi nella casa cantoniera? Sgarbo al comune di Avio?
Abbiamo avuto notizie che, nella giornata di ieri, si sono verificati movimenti singolari di personale provinciale qualificato e di vigili del fuoco nella verifica dell’agibilità della casa cantoniera che è presente nella frazione di Masi d’Avio.
A fronte di queste notizie, contattato il Sindaco di Avio, costui ci ha confermato questi movimenti, peraltro dicendo di non essere informato dalla Provincia su eventuali movimenti di questo genere.
Comunque in ogni modo, crediamo che questo passaggio sia da accertare essendo stato il primo cittadino di Avio il solo a dire con chiarezza la sua posizione rispetto a tanto silenzio sulla distribuzione dei sedicenti profughi nei piccoli Comuni e, a fronte di ciò, sembrerebbe che la Provincia voglia utilizzare la mano pesante senza informare neppure i territori, contravvenendo alle dichiarazioni di sempre da parte del Presidente della Giunta provinciale su questo tema, circa il fatto che nulla sarebbe stato mai imposto senza il coinvolgimento territoriale.
Ora, essendo la situazione probabilmente molto grave mentre qualcuno fa scorribande sul territorio trentino per denunciare la presenza in abituazioni private di sedicenti profughi, dall’altra assistiamo a un fenomeno che metterebbe in disponibilità delle case cantoniere per l’utilizzo di cui abbiamo poc’anzi parlato.
E a fronte di questo, dando valenza a quelle che sono le conferme che ci sono venute dal Sindaco di Avio, riteniamo opportuno sollevare il problema per dei chiarimenti.
In particolare, corre l’obbligo di capire: se corrisponda al vero che, nella giornata di ieri, vi è stato un movimento di tecnici provinciali e vigili del fuoco in località Masi d’Avio per verificare l’agibilità della locale casa cantoniera al fine di allocarvi sedicenti profughi; nel caso, quali contatti siano stati presi col Sindaco di Avio e con le associazioni del territorio ma soprattutto quali tipi di valutazioni siano state fatte per l’inserimento di quasi 20 sedicenti profughi in un territorio che sarebbe, così, se non devastato comunque messo pesantemente in difficoltà.
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Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:
Se corrisponda al vero che, nella giornata di ieri, giovedì 7 settembre, vi è stato un movimento di tecnici provinciali e vigili del fuoco in località Masi d’Avio per verificare l’agibilità della locale casa cantoniera al fine di allocarvi sedicenti profughi;
Quali, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, i contatti stati presi col Sindaco di Avio e con le associazioni del territorio rispetto a questa possibilità;
Quali tipi di valutazioni – e da parte di chi – siano state fatte per l’inserimento, almeno così si dice, di quasi 20 sedicenti profughi in un territorio che sarebbe, così, se non devastato comunque messo pesantemente in difficoltà;
Per quanto tempo, in caso quanto poc’anzi detto trovasse conferma, detti sedicenti profughi sarebbero allocati presso la casa cantoniera di Masi d’Avio, a spese di chi e chi ne seguirà l’assistenza e i vari fabbisogni.
Come si intenda giustificare, nei confronti del Comune di Avio, l’imposizione di tale scelta senza che il Sindaco ne sia, almeno, ufficialmente informato per le questioni tra l’altro di gestione e ordine pubblico. A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
Cons. Claudio Civettini
Lista Civica Trentina
