(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Inaccettabile nel merito e nel metodo. Così appare l’avvio da parte di Sait della procedura di licenziamento collettivo per ben 116 addetti dei magazzini all’ingrosso e degli uffici. La notizia diffusa oggi desta amarezza e sconcerto.
Non più tardi di giovedì scorso, sindacato Cgil e lavoratori hanno incontrato un folto gruppo di consiglieri provinciali, esprimendo tutte le difficoltà legate a una vertenza mai sviluppata purtroppo sul piano del confronto e dell’analisi dei piani aziendali e sociali.
Avevamo deciso congiuntamente che avrei inviato al più presto al Presidente della Provincia, Ugo Rossi, e agli assessori provinciali competenti, una lettera conseguente a quell’incontro, per sollecitare la disponibilità ad aprire un tavolo tra Pat, sindacati e Sait, attraverso il quale esperire ogni possibile tentativo per trovare a questa crisi – che investe un settore strategico del sistema Trentino, come quello mutualistico e cooperativistico – soluzioni meno impattanti sul piano occupazionale.
Nonostante la mobilitazione corale delle forze politiche – e quindi dell’ente Provincia, che tanto ha fin qui supportato il settore cooperativo, permettendogli di giocare un ruolo centrale nel panorama produttivo provinciale – il consorzio ha deciso di tirare dritto, senza garantire la richiesta trasparenza e tutte le informazioni richieste.
Torno a dire che da questo comparto, pur di fronte a una fase di oggettiva difficoltà di mercato, ci si aspetta responsabilità sociale e non un semplice calcolo aritmetico degli esuberi. Ci si aspetta considerazione dei diritti e della dignità dei lavoratori, oltre alla analisi tecnica della situazione d’impresa.
Auspico quindi che il governo provinciale possa ancora attivare l’atteso tavolo di confronto. Non dobbiamo lasciare intentata alcuna strada tra quelle utili a minimizzare il costo sociale di questa situazione.
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Bruno Dorigatti
Presidente del Consiglio provinciale di Trento
Foto: archivio Consiglio Pat