L’esplosione di questa notte – dinanzi a una delle sedi di partito impegnate nella campagna elettorale per il voto provinciale di domenica 21 ottobre – è un fatto di estrema gravità, un affronto al popolo trentino, un accadimento che necessita una condanna assoluta da parte delle istituzioni.
Lo vuole esprimere in primis il Consiglio provinciale, che rappresenta il luogo del confronto democratico tra le idee e le opinioni.
La violenza – fisica e finanche verbale – non può avere alcun diritto di cittadinanza nel nostro sistema politico, men che meno nel nostro ordinamento autonomistico, che è fondato sul lavoro, sull’impegno, sulla continua tensione verso una migliore condizione di vita di tutti i suoi cittadini.
Il gesto di Ala, purtroppo ultimo di una lunga serie in Trentino, è certamente espressione di analfabetismo politico e culturale.
Gli sapremo opporre ancora una volta le ragioni della democrazia e del rispetto a ogni costo per le opinioni di tutti, memori di quanto si attribuisce alle parole di Voltaire. «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire».
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Bruno Dorigatti
Presidente del Consiglio provinciale di Trento