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PRESIDENZA CONSIGLIO COMUNALE TRENTO * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA: PICCOLI, « NELLE PROSSIME SEDUTE ALL’ORDINE DEL GIORNO LA POSSIBILITÀ DI RISTORI ECONOMICI PER I CITTADINI INTERESSATI DAGLI ESPROPRI »

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09.46 - martedì 25 gennaio 2022

La nuova consiliatura comunale è iniziata il 7 ottobre 2020. Da allora 82 sono state le riunioni del Consiglio, 150 quelle delle commissioni, il che significa che ogni giorno i consiglieri, finita la giornata di lavoro, sacrificando il proprio tempo libero e le proprie famiglie, si sono occupati della città, esercitando il loro potere di indirizzo e di controllo rispetto alle proposte della Giunta: per gli asili nido, le strade, l’ambiente, la cultura, lo sport, il traffico, le piste ciclabili, la sicurezza, la pianificazione territoriale, il bilancio.

Spesso è un lavoro che non fa notizia, ma che è prezioso per il presente e per il futuro della città, perché porta nell’aula consiliare, dove sedettero Cesare Battisti e Alcide De Gasperi, le diverse sensibilità e fa sì, in un confronto concreto e serrato, che davvero il Consiglio comunale sia la casa dei cittadini di Trento.

L’esempio forse più rilevante di questo primo anno di lavoro è dato dal tema del bypass ferroviario. Esso ha suscitato – e non poteva che essere così – molte prese di posizione, anche critiche, ha posto interrogativi, dubbi, proposte diverse, in merito al tracciato, alla esigenza di contenere i disagi per i cittadini, sia in termini di espropri, sia di vibrazioni e rumori, sia di preservazione del territorio.

Nessuno può negare che la città ha una grande occasione per cambiare il suo volto in meglio, con un progetto integrato di mobilità e di rigenerazione urbana pari a quello dell’800, quando si mise mano al corso dell’Adige proprio per consentire alla ferrovia di giungere in centro.

Sarebbe però miope guardare alla circonvallazione ferroviaria limitandosi all’opera in sé, ma occorre assumere una visione più ampia, di pianificazione urbanistica e della mobilità della città, tenendo conto della tendenza sempre più forte a trasferire il traffico merci su rotaia – tanto è vero che recentemente A22 ha rilevato una società operante nel trasporto ferroviario a livello europeo – e dei progetti relativi al Nordus, al tram nord-sud, all’interramento della ferrovia storica.

In questo quadro il Consiglio comunale ha svolto una funzione di riflessione, di maturazione, di miglioramento di grande spessore.

Oltre ad una seduta in Commissione per la presentazione del progetto in Destra Adige della Rete dei Cittadini, tre sono state le sedute del Consiglio sul tema, da ottobre ad oggi. La prima, con un confronto interno – sollecitato dai consiglieri Carli, Urbani e Maschio – molto approfondito su tutte le questioni che apparivano foriere di criticità. La seconda, informativa, con i vertici di Rete ferroviaria italiana e la Provincia autonoma di Trento, per inquadrare il progetto nel suo svolgimento concreto. La terza con il dottor Andrea Pillon, coordinatore del dibattito pubblico, che ne ha illustrato in anteprima i risultati al Consiglio comunale di Trento, riconoscendone la centralità nel dibattito in corso, acquisendo contestualmente, per i quaderni da consegnare a RFI, le domande e le osservazioni dei consiglieri e tutta la documentazione prodotta dal Consiglio.

Con questo metodo è stato possibile conseguire alcuni importanti risultati, attraverso le proposte della Giunta e dell’assessore Facchin, che verranno portate alla conferenza dei servizi come collegate alla approvazione del progetto: la individuazione di un’unica area smaltimento del materiale di scavo nell’area di Mattarello per salvaguardare i terreni agricoli; il prolungamento dell’interramento verso nord; la realizzazione di un collegamento ciclopedonale tra via Maccani e il Bren Center; l’ipotesi di una collinetta che raccordi le zone di Roncafort e Canova; la continuità del servizio della Trento – Malè; ma soprattutto la proposta, avanzata proprio in Consiglio l’11 gennaio, dei cosiddetti “cameroni” che costituirebbero la predisposizione del possibile prolungamento della galleria da San Martino verso Lavis; ipotesi che, ove realizzata, porterebbe in futuro ad escludere totalmente il passaggio dei treni dentro la città.

Nelle prossime sedute sarà all’ordine del giorno anche la possibilità di ristori economici a carico del comune, oltre alle indennità previste per legge, per i cittadini che saranno interessati dagli espropri, che sono quelli che più direttamente subiscono sia in termini pratici sia in termini psicologici.

Di tutto questo è doveroso dar conto da parte mia, come Presidente del Consiglio comunale, perché è bene che la città sappia dell’impegno dei suoi consiglieri, della loro capacità critica, del loro lavoro a tutela dei cittadini, assumendosi la responsabilità di ascoltare e di decidere, individuando la necessaria sintesi tra le diverse posizioni ed esigenze, per l’oggi e per il domani della città.

 

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Paolo Piccoli

Presidente del Consiglio comunale Trento

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