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LANCIO D'AGENZIA

PRESIDENTE FUGATTI RISPONDE A MARINI E DEGASPERI * ELETTRIFICAZIONE FERROVIA VALSUGANA: « PER LA PRIMA FASE STANZIATI 60 MILIONI DI EURO, PER LE SUCCESSIVE 280 MILIONI »

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18.08 - giovedì 7 gennaio 2021

Interrogazione a risposta scritta n. 882/XVI –  Trento, 9 ottobre 2019.

Il mondo della politica trentina discute da tempo e senza trovare la quadra riguardo all’elettrificazione del trasporto su rotaia della Valsugana. Stando anche a recenti notizie di stampa (vedasi ad esempio “Valsugana elettrificata: 59 milioni sono “congelati”” – L’Adige, 07/10/2019) il problema sarebbe da attribuirsi all’indecisione della giunta provinciale trentina riguardo a quale tipo di linea ferroviaria elettrificata sia maggiormente strategica per gli interessi trentini;
agli interroganti risulterebbe che l’ultima comunicazione inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avente ad oggetto l’elettrificazione sarebbe stata inviata nella prima metà del mese di marzo 2019. Ad oggi al Ministero non risulterebbero comunicazioni in entrata o in uscita inerenti l’elettrificazione delle linee della Valsugana;

la necessità di incrementare le elettrificazioni delle linee ferroviarie, oltre che essere un obiettivo già presente nel Contratto di Programma investimenti 2017-2021 con RFI, costituisce una indicazione pervenuta dalle commissioni Parlamentari in occasione dell’esame del Contratto stesso (Schema di contratto di programma 2017-2021 – Parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa. Atto n. 46);
nel caso di specie, il 25 ottobre 2018, tra le condizioni poste in fase di approvazione del parere favorevole al suddetto Schema dalla IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati si rileva la seguente: e) a dare priorità agli interventi di elettrificazione e/o all’applicazione di tecnologie «zero emission» al fine di sostituire i mezzi ferroviari ancora oggi alimentati a combustibili fossili, privilegiando le parti di territorio che ne sono completamente sprovviste;

tra le osservazioni si rileva invece la seguente: 22) si valuti la possibilità di elaborare uno studio di fattibilità per la realizzazione delle tratte «Edolo (BS) – Mezzana (TN)»- creando un percorso ad anello tra Brescia, la Valle Camonica, Trento e Lago di Garda –, «Edolo (BS) – Sondrio» – tramite il traforo del Mortirolo;
per rispondere alle condizioni e alle osservazioni poste dalla IX Commissione della Camera dei Deputati, lo schema di Aggiornamento 2018-2019 al Contratto di Programma – Parte Investimenti, esaminato dal CIPE il 24 luglio 2019 ed in corso di perfezionamento, riporta due interventi che sono di interesse anche della Valsugana. Si tratterebbe dei progetti sommariamente riportati di seguito:

1) “Elettrificazione linee Veneto”, dal costo complessivo di 230 milioni interamente finanziato (130 milioni proprio a carico dell’Aggiornamento 2018-2019). Il progetto mira al miglioramento dei servizi regionali e all’implementazione di nuove relazioni del SFMR, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale finanziato principalmente da Regione del Veneto, che in origine prevedeva l’attivazione di un servizio ferroviario regionale/suburbano ad elevata frequenza (ogni 15/30 minuti) con orario cadenzato lungo alcune linee ferroviarie nella Regione ma che poi sarebbe stato liquidato dall’ente regionale nel 2018 a causa della sua difficile sostenibilità economica;

gli interventi, articolati per fasi funzionali, consistono nell’elettrificazione delle linee del Bacino Bellunese (anello basso delle Dolomiti). L’intervento interessa le linee, ad oggi non elettrificate, dell’alto Veneto, in particolare, le linee che attraversano a nord le province di Padova, Treviso, Vicenza e Belluno. In alcune tratte verranno adeguate le sagome delle gallerie per garantire il franco minimo per realizzare l’elettrificazione. L’intervento ha lo scopo di realizzare collegamenti diretti con mezzi elettrici da e per Venezia-Padova verso Bassano, Montebelluna e Belluno;

la 1^ fase di intervento riguarda le tratte:
– fase 1a: tratta Conegliano-Vittorio Veneto
– fase 1b: tratte Castelfranco – Montebelluna e Camposampiero-Cittadella-Bassano (prima fase funzionale del potenziamento delle relazioni tra Trento e Venezia attraverso la Valsugana);

la 2^ fase di intervento riguarda le tratte:
– fase 2a: tratta Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi – Belluno e opere propedeutiche all’elettrificazione della tratta Montebelluna – Belluno
-fase 2b: tratta Montebelluna – Feltre- Belluno – fase 2c: tratta Treviso – Montebelluna;

2) “Elettrificazione linea Trento-Bassano” dal costo di 60 milioni, interamente finanziati. Il progetto costituisce il completamento del programma di interventi di potenziamento delle relazioni tra Trento e Venezia attraverso la Valsugana, creando le condizioni per la realizzazione di collegamenti diretti tra Trento e Venezia;
gli interventi consistono in una prima fase di elettrificazione della linea Trento – Bassano del Grappa, finalizzata al miglioramento dei servizi tra la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Veneto. L’intervento è strettamente correlato ai sopra citati interventi di sviluppo avviati sul versante Veneto, dove è prevista l’elettrificazione della tratta Castelfranco – Bassano;

gli interventi prevedono:
– realizzazione della linea di contatto per circa 95 km;
– realizzazione di 5 SSE (impianti di sottostazione elettrica ferroviaria che smistano, trasformano e convertono l’energia elettrica per l’alimentazione delle linee di trazione) con un passo di circa 20 km; – ulteriori adeguamenti tecnologici; Il quadro d’insieme degli interventi è rappresentato dalla seguente mappa:

 

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

1. il contenuto delle interlocuzioni della Provincia di Trento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con RFI con riguardo ai tempi e alle modalità di realizzazione degli interventi illustrati nelle premesse sulla linea Trento – Bassano e quale ne sia stato l’esito;

2. se vi siano aggiornamenti riguardo allo studio di fattibilità «Edolo (BN) – Mezzana (TN)»;

3. se la Provincia di Trento abbia avanzato formali richieste per l’elaborazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione della tratta «Grigno – Feltre»;

 

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. prov. Alex Marini Cons. prov. Filippo Degasperi

 

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***

 

Oggetto: interrogazionen.882del10.10.2019–Elettrificazioneretef erroviaria della Valsugana.

Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si comunica quanto segue.

 

 

Quesito 1

Sul tema elettrificazione della ferrovia della Valsugana, la Provincia ha convenuto con RFI, mediante un Protocollo d’intesa dell’aprile 2020, una realizzazione del progetto per fasi, coerentemente con il quadro finanziario dei fondi FSC rispetto alla stima di costo dell’investimento. Con nota del 15 aprile 2020 RFI informava infatti la Provincia Autonoma di Trento della necessità di rimodulare l’intervento di elettrificazione dell’intera linea Trento-Bassano del Grappa – originariamente previsto nel Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020 “cabina di regia”, con una previsione di costo stimata pari a 60 milioni di euro, “in quanto a seguito di approfondimenti e verifiche sull’adeguamento delle sagome delle gallerie alle opere di elettrificazione, il costo per la realizzazione dell’intera opera, è stato ridefinito in circa 340 milioni di euro”. RFI, stante le risorse attualmente disponibili pari a 60 milioni di euro di cui 59 sul Piano FSC 2014-2020 “cabina di regia” e 1 milione di euro sul Contratto di Programma 2017-2021(CdP), ha proposto la seguente nuova articolazione dell’intervento, coerente con le disponibilità finanziarie:

– prima fase (60 milioni di euro): elaborazione della PFTE dell’elettrificazione di tutta la linea da Trento a Bassano, progettazione e realizzazione del Sistema di Controllo Marcia Treni (SCMT) sull’intera linea Trento – Bassano, e progettazione con realizzazione dell’elettrificazione da Trento fino a Borgo Valsugana Est;

– fasi successive (280 milioni di euro): completamento dell’elettrificazione delle tratte rimanenti.
In considerazione del fatto che l’intervento di cui all’oggetto è già ricompreso nell’ Accordo quadro per l’utilizzo della capacità dell’infrastruttura ferroviaria nel territorio della Provincia autonoma di Trento, sottoscritto in data 09/08/2016 tra Provincia e RFI, e che lo stesso riveste un ruolo strategico in vista delle Olimpiadi Invernali 2026, si è espresso parere favorevole alla nuova articolazione proposta da RFI.
Risulta indubbio il valore di disporre nel breve medio termine (2026) di una tratta elettrificata sino a Borgo Valsugana, tenuto conto che questa consente di connettere con il resto della rete regionale elettrificata, e soprattutto con la linea del Brennero (e relativo traffico anche straniero da nord e da sud), la zona turistica dei laghi di Caldonazzo e Levico e la terza città del Trentino (Pergine Valsugana) con l’hub di Trento.

Contestualmente si è anche ritenuto doveroso segnalare, unitamente al nulla osta alla rimodulazione, l’attenzione a due elementi rispetto alla “capienza” dello stanziamento:

– il tema della “capacità” della linea, al fine di predisporre reali condizioni di esercizio per la prosecuzione degli interventi oltre Borgo (sia che si immagini un cadenzamento biorario diretto Venezia + cadenzamento orario Trento – Bassano + cadenzamento orario Trento – Borgo, la cui sovrapposizione produce un cadenzamento semiorario con infittimenti fra Trento e Borgo, sia che si immagini una connessione futura tra Primolano e Feltre);

– il tema della coerente predisposizione finanziaria di quanto indicato relativamente alla capacità (e regolarità, se si pensa all’importante problema dei numerosissimi passaggi a livello) nell’ambito del contratto di Programma Parte Investimenti tra RFI ed il MIT, e del fabbisogno poi per le tratte oltre Borgo in ambito aggiornamento CdP 2020.

Negli scorsi mesi è stato previsto un tavolo di lavoro congiunto PAT/RFI, coordinato dalla UMST Mobilità, e RFI ha previsto la nomina a breve del Referente di Progetto. Si stanno inoltre perfezionando i passaggi interni per avviare la progettazione, che ad ogni modo è già stata anticipata come esigenza ad ITALFERR che l’ha inserita nel suo piano di attività, con l’obiettivo di avere il PFTE entro quest’anno e la Progettazione definitiva nel 2021. La data di attivazione dell’opera, attualmente prevista nella tratta Trento-Borgo Valsugana, è il 2026.

Per realizzare l’opera si dovrà indire una gara ad hoc nella quale si dovranno specificare anche le modalità di realizzazione rispetto all’esercizio ferroviario. Queste ultime saranno oggetto di discussione del GdL per decidere se replicare l’esperienza dell’elettrificazione del bacino veneto, dove si è optato per la chiusura della linea con l’istituzione di servizi sostitutivi. In questo modo i tempi di costruzione si sono ridotti sensibilmente. Questa discussione potrà entrare nel vivo quando sarà ad uno stato avanzato il PFTE.

E’ indubbio, anche in ottica Olimpica 2026 (la Valsugana costituisce il crocevia per le sedi di gara), che l’elettrificazione sino a Borgo ha già di per sè una valenza rilevante (un dimezzamento dell’impiego dei treni diesel grazie all’uso dei treni elettrici, ed un risparmio di costo gestionale, l’aumento della capacità di carico considerato che oggi non risulta nemmeno possibile promuovere un maggiore utilizzo del treno specie della tratta da Pergine, terza città del Trentino, a Trento, e soprattutto la messa in rete della “zona laghi” con il resto della rete regionale tutta elettrificata), ma se l’elettrificazione arrivasse sino a Primolano le percorrenze con trazione diesel si ridurrebbero a un terzo e il modello gestionale di esercizio verso Bassano sarebbe più solido e qualitativamente migliore.

Per quanto sopra la Provincia ha scritto nello scorso mese di maggio al Ministro, dopo aver avuto qualche confronto per le vie brevi con l’ing. Gentile di RFI, affinchè il Ministero possa garantire, dentro il contratto di programma tra RFI e Ministero, le risorse aggiuntive necessarie (circa 30 milioni di euro) per procedere in prima fase all’elettrificazione anche della tratta Borgo Valsugana Est – Primolano, che ha una lunghezza di 22 km circa.

 

 

Quesito 2

Non sono stati sviluppati sin qui studi di fattibilità, allo stato le analisi miste PAT/Trentino trasporti sono concentrate su un miglioramento del modello di esercizio e relativa velocizzazione.

 

 

Quesito 3

Nel citato Protocollo d’Intesa PAT/RFI del 24 aprile scorso è previsto l’impegno di RFI, trattandosi di rete nazionale, a dare corso alla convenzione di data 28 febbraio 2020 sottoscritta tra la Provincia autonoma di Trento e la Provincia di Belluno per la predisposizione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un collegamento ferroviario nella direttrice Feltre-Valsugana-Trento. Si tratta del cosiddetto Ring delle Dolomiti che consente il collegamento tra il territorio bellunese ed il territorio della Valsugana e le Valli del Primiero, direttamente con il Corridoio del Brennero (Bressanone – Brunico – Belluno – Valsugana – Trento).

Il collegamento Feltre-Primolano è stato peraltro già oggetto di un’istruttoria di RFI prodotta a seguito di un’osservazione parlamentare nell’ambito del CdP 2017-21. La redazione di uno studio di pre-fattibilità, previsto dal protocollo RFI-PAT, risulta coerente con le conclusioni dell’istruttoria ed è un passaggio necessario per l’eventuale inserimento di un nuovo progetto in Contratto di Programma. Esiste anche uno studio di fattibilità del 2002 composto da 3 alternative, che può dare un primo contributo e, per quanto riguarda lo studio di traffico, verrà considerato uno scenario che prevede il completamento dell’anello delle Dolomiti comprensivo della parte a Nord. Dal momento che non è possibile condurre entrambe le attività in parallelo, nei prossimi incontri la Provincia chiarirà se privilegiare temporalmente lo studio di fattibilità della Rovereto-Riva.

 

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