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LANCIO D'AGENZIA

PRESIDENTE FUGATTI RISPONDE A GHEZZI E COPPOLA (FUTURA) * AUTOBUS URBANI A METANO: « APPALTO FORNITURA,TRENTINO TRASPORTI NE HA PROPOSTO ALLA GIUNTA PAT L’ACQUISTO PER UNA PERCENTUALE DEL 45% »

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11.49 - venerdì 8 gennaio 2021

Interrogazione a risposta scritta n. 247. Premesso che: l’Agenzia provinciale per gli Appalti e Contratti ha indetto una procedura aperta sopra soglia per l’affidamento della fornitura, suddivisa in 11 lotti, di 159 autobus extraurbani e urbani per un importo complessivo di 35.963.550 Euro IVA esclusa. Degli 11 lotti messi a gara, solo il decimo lotto prevede sette autobus urbani lunghi a metano per un importo a base di appalto, IVA esclusa di 1.925.000 Euro. Ai 64 autobus a metano già inseriti nella flotta se ne aggiungeranno quindi solo 7;

in risposta all’interrogazione n. 841 del 2015 l’ex assessore Gilmozzi affermava che l’ingresso in esercizio di 8 autobus a metano rispetto agli 8 bus tradizionali diesel consente, in ragione di una percorrenza individuale di 50.000 km annui, un risparmio consistente, circa 90.000 euro per Trentino Trasporti Esercizio;

inoltre, in risposta all’interrogazione n. 3643 del 2017 l’Assessore competente dichiarava che il differenziale tra costo km metano e diesel ammonta a 0,18 euro/km, risparmio che, moltiplicato per il periodo di ammortamento utile del bus di almeno 10 anni, consente economie ben superiori al maggior costo di acquisto iniziale, su una percorrenza annua per bus di 40.000 km e permette quindi un risparmio annuo pari a circa 7.000 euro;

si rileva inoltre che tra i principali obiettivi dell’adozione di autobus a metano vi è la riduzione dei consumi, degli inquinanti in atmosfera ed il contenimento delle emissioniacustiche. Infatti la combustione del metano non rilascia benzene, anidride solforosa e particolato; inoltre, le emissioni di anidride carbonica del motore a metano sono inferiori del 25% rispetto ai carburanti tradizionali e quelle di ossidi di azoto addirittura del 90%. In aggiunta, i bus a gas naturale consentono un deciso abbassamento dell’impatto acustico e delle vibrazioni rispetto ai mezzi a gasolio: un particolare non secondario, specie in ambito urbano, per un trasporto pubblico sempre meno impattante e sempre più a misura di città;

Trentino Trasporti l’11 dicembre 2018 ha dichiarato in un commento su Facebook che “il metano non sia l’unica scelta dell’alimentazione per i propri mezzi; non bisogna ipotizzare che in futuro ci si muoverà solo a metano o solo in elettrico. Ogni propulsione ha il suo ambito ottimale di utilizzo e questo acquisto rientra in questa visione. Per i prossimi acquisti l’azienda, in ottemperanza alle Direttive Europee A.F.I. acquisterà i mezzi urbani per il 25% con alimentazione alternativa al gasolio. Per ora e fino al 2020 non è stato finanziato l’acquisto di veicoli elettrici urbani o di bus a metano per extraurbani. L’azienda comunque sta proseguendo le analisi e partecipando a gruppi di lavoro con l’associazione di categoria sul tema”;

 

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si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

1. se condivida la scelta di Trentino Trasporti di appaltare la fornitura di soli 7 autobus a metano su 159;

2. in risposta ad un commento pubblicato su Facebook in data 11 dicembre 2018, Trentino Trasporti “ritiene che non sia unica la scelta dell’alimentazione per i propri mezzi; non bisogna ipotizzare che in futuro ci si muoverà solo a #metano o solo in #elettrico”. Se quindi il trasporto elettrico e metano non sono considerati dalla società trazioni su cui puntare in Trentino per un trasporto sostenibile, ci si chiede quindi se condivida tale affermazione e quale direzione il Presidente della Provincia, con delega ai trasporti, abbia intenzione per il futuro di imprimere al piano di sviluppo per i trasporti e perché;

3. in seguito all’affermazione “ogni propulsione ha il suo ambito ottimale di utilizzo” espressa nello stesso commento, se abbia intenzione di approfondire quale sia tale “ambito ottimale di utilizzo” in relazione all’area urbana di Trento e l’area extraurbana a cui adattare le scelte di spesa future;

4. in relazione all’affermazione “l’azienda comunque sta proseguendo le analisi e partecipando a gruppi di lavoro con l’associazione di categoria sul tema” se ritenga di informarsi e riferire sull’esito di tali consultazioni;

5. se abbia intenzione di potenziare gli impianti di rifornimento a metano e incentivare l’utilizzo di mezzi elettrici o a idrogeno per il trasporto pubblico locale;

6. se sia a conoscenza dello stato di avanzamento dell’impianto di produzione di biometano a Cadino e se intenda utilizzarlo in un prossimo futuro per il rifornimento della flotta metano e conseguente suo potenziamento;

7. sulla scia di quanto già avviato dalle iniziative quali la Giornata della Mobilità Euregio e EuregioFamilyPass, se ritenga nell’ambito dell’Euregio di cercare un tavolo di confronto sul tema del trasporto pubblico sostenibile basato sui sistemi di alimentazione alternativi.

 

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PAOLO GHEZZI

LUCIA COPPOLA

consiglieri provinciali FUTURA 2018

 

 

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Oggetto: interrogazionen.247del14.02.2019.
Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si comunica quanto segue.

Quesito 1

Il decreto legislativo n. 257 del 2016 prevede che “Le pubbliche amministrazioni, gli enti e le istituzioni da esse dipendenti o controllate, le regioni, gli enti locali e i gestori di servizi di pubblica utilita’ per le attivita’ svolte nelle province ad alto inquinamento di particolato PM10 di cui all’allegato IV, al momento della sostituzione del rispettivo parco autovetture, autobus e mezzi di servizio di pubblica utilità, ivi compresi quelli per la raccolta dei rifiuti urbani, sono obbligati all’acquisto di almeno il 25 per cento di veicoli a GNC, GNL e veicoli elettrici e veicoli a funzionamento ibrido bimodale e a funzionamento ibrido multimodale entrambi con ricarica esterna, nonché’ ibridi nel caso degli autobus. Nel caso di rinnovo dei parchi utilizzati per il trasporto pubblico locale tale vincolo è riferito solo ai servizi urbani.

La percentuale è calcolata sugli acquisti programmati su base triennale a partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto.” Trentino trasporti in ottemperanza al citato decreto, ha proposto alla Giunta provinciale, che finanzia gli investimenti con contributi in conto impianti nella misura del 100%, l’acquisto di autobus urbani a metano (GNC) per una percentuale del 45 % nel triennio 2015-2017 (superiore dunque al limite del 25%) e la gara di cui all’interrogazione costituisce la residua attuazione della suddetta pianificazione come approvata dalla Giunta provinciale. Il basso numero di bus a metano di questo lotto va dunque visto all’interno dell’operazione complessiva e avendo riguardo anche alla circostanza che i bus a metano rappresentano la componente meno anziana del parco rotabile, con necessità di rinnovo attualmente meno marcate rispetto al resto del contingente.

Anche in relazione all’acquisto di auto del parco aziendale, Trentino trasporto si è allineata al decreto con l’acquisto nell’ultimo biennio di 2 mezzi GNC e di un’auto elettrica su un totale di 10 mezzi (quindi superiore al 25 %).

Quesiti 2 e 3

Nel confermare che i diversi possibili vettori energetici alternativi (GNC, GNL, energia elettrica, idrogeno, biometano) e soluzioni tecnologiche (si pensi alla tecnologia ibrida elettrodiesel) vanno valutati in rapporto allo specifico ambito di applicazione (urbano, extraurbano, percorsi di montagna o di pianura caratterizzati da pendenze completamente diverse, temperature di esercizio, autonomia per l’effettuazione del servizio ecc.), per quanto riguarda il servizio urbano la scelta di campo è avvenuta oramai qualche anno fa, pianificando la trazione a metano, tanto che oggi i bus a metano a Trento percorrono oltre la metà dei km totali nella città di Trento, più precisamente il 57% nell’anno 2018, dato confermato anche nel 2019 (67 bus a metano sui totali 110 circa in turno giornaliero) e che l’obiettivo contenuto nella manovra finanziaria per il 2020, con la programmazione nel Documento di programmazione settoriale 2020 della UMST Mobilità di 12,5 milioni di euro per 45 ulteriori bus a metano, prevede di arrivare entro il 2021 a 82 bus a metano, ossia l’82% della flotta urbana a Trento.

Premesso poi che ad oggi la tecnologia a metano viene utilizzata in Europa prevalentemente in ambito urbano, ulteriori ampliamenti della flotta a metano, anche in ambito extraurbano, sono in corso di studio, anche in relazione all’esigenza di un’eventuale costruzione/ampliamento degli impianti di distribuzione aziendali sul territorio, che in termini costi/benefici devono essere caratterizzati da un elevato numero di rifornimenti; a riguardo si rammenta infatti che l’approvvigionamento presso distributori aperti al pubblico non è vantaggioso dal punto di vista economico con costi, considerando la sola componente del combustibile, che risultano maggiori di circa il 60%. Per quanto riguarda l’autobus elettrico, considerato che ad oggi un mezzo elettrico ha un costo circa doppio rispetto ad un mezzo a gasolio o a metano, un’analisi costi benefici, nel contesto di età media che supera i 10 anni sopra ricordato, fa emergere che risulta più conveniente privilegiare un numero maggiore di rinnovi rispetto ad un numero inferiore a parità di spesa. Nel corso del 2019 sono stati finanziati anche n. 3 autobus classe I (urbani) ibrido diesel elettrici di nuova generazione (“mild Hybrid”).

Quesito 4

L’azienda partecipa a diversi progetti e gruppi di lavoro nazionali e internazionali che si occupano di mobilità sostenibile; in particolare Trentino trasporti è inserita nei progetti europei JIVE/JIVE 2/ MEHRLIN relativi all’idrogeno, partecipa ai gruppi di lavoro dell’associazione di categoria ASSTRA sugli autobus elettrici ed è in contatto con Bio Energia Trentino (centrale di Cadino – vedasi punto 6.).

Quesito 5

Nell’attuale stadio della produzione industriale dei veicoli innovativi, con costi unitari superiori a quelli dei veicoli tradizionali, risulta inopportuno pianificare flotte diverse da quelle consolidate attuali, diesel e metano, su cui si intende procedere nella analisi di estensione anche all’ambito extraurbano.

Quesito 6

La centrale di Cadino produce circa 2.000.000 mc di gas biometano e già da tempo Trentino trasporti ha avviato rapporti con Bio Energia Trentino: si tratta in ogni caso di un apporto “indiretto” al rifornimento di Trentino trasporti, in quanto il metano da biogas verrebbe immesso nella rete a cui si approvvigiona anche l’azienda.

Quesito 7

In diversi contesti di confronto tecnico è attiva una collaborazione con la Provincia di Bolzano, tra essi la presenza congiunta ai tavoli di lavoro di cui si è accennato in precedenza al punto 4.

Cordiali saluti.

– dott. Maurizio Fugatti –

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